Dimensioni prodotto | 11.3 x 19.9 x 21.2 cm; 231.33 grammi |
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Numero modello articolo | K702 |
Colore | Nero |
Tipo di connettore | XLR |
Materiale | Pelle |
Wattaggio | 200 Milliwatt |
Peso articolo | 231 g |
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AKG Cuffie da studio K702 Premium Open Over-Ear Reference || Senza Bluetooth
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Marchio | AKG |
Nome modello | K702 |
Colore | Nero |
Fattore di forma | Over-ear |
Tecnologia di connettività | Cablato |
Tecnologia di comunicazione wireless | Bluetooth |
Caratteristica speciale | Lightweight |
Componenti inclusi | 1 cuffia K702, Manuale utente, 1 x adattatore mini jack placcato oro |
Fascia d'età (descrizione) | Adulti |
Materiale | Pelle |
Informazioni su questo articolo
- Clicca qui per verificare la compatibilità di questo prodotto con il tuo modello
- Suono di qualità di riferimento con chiarezza e precisione fenomenali per applicazioni in studio e a casa
- Gli auricolari aperti offrono una larghezza incredibile e un palcoscenico arioso e spazioso e una larghezza di banda audio compresa tra 10 Hz e 39800 Hz
- Design ultra confortevole e privo di affaticamento con auricolari a forma 3D appositamente sagomati per un udito impeccabile
- Membrana Varimotion a due strati con esclusive bobine vocali a filo piatto e risposta in frequenza da 10 Hz a 39,8 kHz
- Equilibrato e fedele all'originale: la prima scelta sia per i professionisti che per gli audiofili
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Descrizione Prodotto

AKG K702 - Cuffie aperte
Suono chiaro in studio e oltre
Le K702 sono cuffie da studio di riferimento, aperte, over-ear per l'ascolto di precisione, il mixaggio e il mastering. Combinano una risposta estremamente accurata con agilità e spaziosità, un cavo ad alte prestazioni che completa queste cuffie di riferimento di livello professionale.

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Membrana AKG Varimotion
Varimotion di AKG è una tecnologia unica che consente ad AKG di sintonizzare con precisione la capsula per il massimo livello di prestazioni per fornire un suono potente, chiaro e senza feedback.
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Tecnologia della bobina mobile AKG a filo piatto
La tecnologia a bobina mobile a filo piatto di AKG è ciò che dà alle cuffie di riferimento K702 la risposta ai transienti che offre un suono incredibilmente preciso e spazioso.
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Comfort fenomenale per un'immersione completa
Cuscinetti auricolari 3D-Form e un archetto ergonomico imbottito in vera pelle assicurano che tu rimanga senza dolore e confortevole, anche durante le sessioni più lunghe.
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Qualità di costruzione professionale
Tutte le AKG K702 sono controllate individualmente e numerate in serie prima di essere spedite. Questo ti dà la pace della mente che ogni unità ha incontrato AKGs rigorosi standard di qualità.
Confronto
Open-Back | Tipo di cuffia | Open-Back |
| Cavo staccabile | |
62 Ohms | Impedenza nominale | 120 Ohms |
231g | Peso netto | 662g |
10 - 39800 Hz | Banda audio con | 12 - 39500 Hz |
Open-Back | Tipo di cuffia | Open-Back |
| Cavo staccabile | |
62 Ohms | Impedenza nominale | 62 Ohms |
231g | Peso netto | 235g |
10 - 39800 Hz | Banda audio con | 10 - 39800 Hz |
Open-Back | Tipo di cuffia | Open-Back |
| Cavo staccabile | |
62 Ohms | Impedenza nominale | 62 Ohms |
231g | Peso netto | 235g |
10 - 39800 Hz | Banda audio con | 10 - 39800 Hz |

L'eredità AKG
Ispirare la grandezza per decenni
Per oltre 65 anni, AKG ha contribuito a creare i suoni iconici di alcuni degli artisti, ingegneri e produttori più famosi al mondo. I nostri designer e ingegneri hanno fatto della passione della loro vita trovare nuovi modi per offrire esperienze rivoluzionarie ad artisti di tutti i livelli.
Dettagli prodotto
Specifiche prodotto
Ulteriori informazioni
ASIN | B001RCD2DW |
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Media recensioni |
4,5 su 5 stelle |
Restrizioni di spedizione | Questo articolo è disponibile per l'esportazione in paesi selezionati al di fuori dell'Unione Europea. |
Disponibile su Amazon.it a partire dal | 27 settembre 2011 |
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Guide dei prodotti e documenti
Dettagli prodotto
- Fuori produzione : No
- Dimensioni prodotto : 11.3 x 19.9 x 21.2 cm; 231.33 grammi
- Produttore : AKG
- ASIN : B001RCD2DW
- Numero modello articolo : K702
- Paese di origine : Cina
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- Restrizioni di spedizione: Questo articolo è disponibile per l'esportazione in paesi selezionati al di fuori dell'Unione Europea.
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Recensito in Italia il 9 dicembre 2018
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Ma vi dico di più: sono molto lineari, nel senso che: hanno uno spettro che non infrange la regola dell'enfatizzare frequenze o restituire quelle che non ci sono. Non ha sibillii, per quello che mi pare di sentire. Sono molto neutre, non è un difetto, anzi! È un pregio da non sottovalutare.
Ho sentito molte tracce in DSD come Lyn Stanley o Le Quattro Stagioni di Vivaldi, e... Vi posso racontare adesso che esperienza ho avuto e sto avendi a riascoltarle: riesci a percepire da dove il suono provviene, questo perché hanno dei driver molto grandi e dinamici. Hanno una tecnologia di per sé paurosa per quello che ho pagato (115 euro). Sono calate in un anno e le ho riprese per quel motivo, e non sto avendo rimpianti. Che se ne fotte dei materiali, importa il suono!
Comincio con l'evidenziare le caratteristiche principali:
- Driver Dinamico (ciò vuol dire che gli stessi speaker hanno una parte mobile, che corrisponde ad una miglioria generale del suono).
- 56 Ohm, ciò vuol dire che per tirare il massimo da queste bestie vi servirà per forza un DAC & AMPLI Dedicato con minimo 150 mWatt di potenza su 60 Ohm per pilotarle egregiamente (il mio FiiO X5III in High restituisce circa 480 mWatt su 16 Ohm e circa 225 mWatt su 56 Ohm sull'uscita sbilanciata con il Jack da 3.5mm, quindi è capace di dare tutto il potenziale di cui queste AKG hanno bisogno!) Ovviamente se avete uno smartphone, scordatevi i 200mWatt, io ho un LG G4 ed esso riesce malapena a dare >150 mWatt circa su 32 Ohm, figuriamoci a pilotare questo tipo di cuffie. Restituisce malapena >90 mWatt di potenza, dai su! Poi se li si abbinano a degli MP3...
Oramai la musica dovrebbe essere solo FLAC perché non si può sentire di gente che: "Basta che si sente"! La musica è arte ragazzi miei! E va sentita bene. Invece di spendere 200 Euro per delle Beats queste sono molto più realistiche e avvolgenti di tutti i bassi che le Beats restituiscono! Sentitele con un buon Ampli e mi direte...
- Range Sonoro: 10 Hz - 39,800 kHz. Riescono a darti tutto lo spettro sonoro in modo lineare e preciso, il sound-stage è molto ampio, se non ampissimo rispetto alle molte cuffie/auricolari da me provate. Nella musica classica si riesce a percepire la direzione di ogni strumento, sospiro ecc. Parlo di emozioni che ho provano per la prima volta quando le ho messe in testa... Ho messo Vivaldi - Le quattro stagioni in DSD64 (DSF) ed è partita l'orchestra! Nelle tracce si sentiva il solista respirare, i violini toccare le corde, il clavicembalo si distingueva da tutti gli strumenti, le viole con tutto il loro splendore... ed il solista poi... si sentiva che è come se fosse davanti a te e tu immerso nell'orchestra!
Ora vi parlo di Scars di James Bay (un estratto in FLAC 24 bit 88 kHz dall'album "Chaos and the Chalm"): La voce di James davanti a te, realistica e mai invadente; La chitarra, quella elettrica, l'organo di una naturalezza unica! La batteria un'altro realismo puro, lo stacco con i piatti e le percussioni... Ad un certo punto tutto si mischia, ma si riesce a percepire ogni strumento, la voce tra l'altro, spettacolare! Un motivo per cui ho bandito gli MP3 e gli M4A dalla mia vita, compressi, schifezza che non restituisce niente solo compressione e niente realismo se sentite con certe cuffie (non parlo di IEM ma di cuffie serie come queste). Queste restituiscono ogni difetto della registrazione e della sorgente in ascolto, quindi se prendete in considerazione di acquistare queste cuffie: o perché siete degli ingegneri del suono in cerca di qualcosa di economico ma serio! O perché siete esigenti in musica come me e sapete come pilotarle, perché questa questione è importante!
- - - - - - - - - - - - - /!\ A T T E N Z I O N E /!\ - - - - - - - - - - - - -
Se avete delle Beats statene alla larga! Non sono per voi! Le odierete! In quanto sono neutre e di certo non enfatizzanti e cariche di bassi, puntate su altre marche. Ed ovviamente non adatte a degli MP3.
- - - - - - - - - - - - - - - - ABOUT ME - - - - - - - - - - - - - - -
Sono un appassionato di musica da sempre, e possiedo vari tipi di cuffie ed auricolari tra cui: FiiO F9 Pro, 1MORE E1001 Triple Driver, queste AKG K702 con il cavo in sostituzione a quello originale, Beyerdynamic DT990 Pro, FiiO X5 III e FiiO A5. Possiedo oltre 1000 GB di musica acquistata da Qobuz, HDTracks, HiResAudio, NativeDSD, Tidal MQA tutta in Qualità CD 16 bit, HiRes fino a 352.8 kHz e DSD64/128/256 e DXD. (e anche qualcosina da torrent, non lo nego: siamo tutti un po pirati su!). Possiedo oltre 100+ CD e 20 Vinili tutti originali. Amante da sempre dei Pink Floyd (possiedo The Endless River & The Division Bell [REMASTER] in LP), Iron Maiden (tra cui alcuni LP), AC/DC e classica in generale. Ascolto principalmente il Classica, Jazz, Rock, Blues, Metal, Folk, Soul, Pop, ecc.

Recensito in Italia 🇮🇹 il 9 dicembre 2018
Ma vi dico di più: sono molto lineari, nel senso che: hanno uno spettro che non infrange la regola dell'enfatizzare frequenze o restituire quelle che non ci sono. Non ha sibillii, per quello che mi pare di sentire. Sono molto neutre, non è un difetto, anzi! È un pregio da non sottovalutare.
Ho sentito molte tracce in DSD come Lyn Stanley o Le Quattro Stagioni di Vivaldi, e... Vi posso racontare adesso che esperienza ho avuto e sto avendi a riascoltarle: riesci a percepire da dove il suono provviene, questo perché hanno dei driver molto grandi e dinamici. Hanno una tecnologia di per sé paurosa per quello che ho pagato (115 euro). Sono calate in un anno e le ho riprese per quel motivo, e non sto avendo rimpianti. Che se ne fotte dei materiali, importa il suono!
Comincio con l'evidenziare le caratteristiche principali:
- Driver Dinamico (ciò vuol dire che gli stessi speaker hanno una parte mobile, che corrisponde ad una miglioria generale del suono).
- 56 Ohm, ciò vuol dire che per tirare il massimo da queste bestie vi servirà per forza un DAC & AMPLI Dedicato con minimo 150 mWatt di potenza su 60 Ohm per pilotarle egregiamente (il mio FiiO X5III in High restituisce circa 480 mWatt su 16 Ohm e circa 225 mWatt su 56 Ohm sull'uscita sbilanciata con il Jack da 3.5mm, quindi è capace di dare tutto il potenziale di cui queste AKG hanno bisogno!) Ovviamente se avete uno smartphone, scordatevi i 200mWatt, io ho un LG G4 ed esso riesce malapena a dare >150 mWatt circa su 32 Ohm, figuriamoci a pilotare questo tipo di cuffie. Restituisce malapena >90 mWatt di potenza, dai su! Poi se li si abbinano a degli MP3...
Oramai la musica dovrebbe essere solo FLAC perché non si può sentire di gente che: "Basta che si sente"! La musica è arte ragazzi miei! E va sentita bene. Invece di spendere 200 Euro per delle Beats queste sono molto più realistiche e avvolgenti di tutti i bassi che le Beats restituiscono! Sentitele con un buon Ampli e mi direte...
- Range Sonoro: 10 Hz - 39,800 kHz. Riescono a darti tutto lo spettro sonoro in modo lineare e preciso, il sound-stage è molto ampio, se non ampissimo rispetto alle molte cuffie/auricolari da me provate. Nella musica classica si riesce a percepire la direzione di ogni strumento, sospiro ecc. Parlo di emozioni che ho provano per la prima volta quando le ho messe in testa... Ho messo Vivaldi - Le quattro stagioni in DSD64 (DSF) ed è partita l'orchestra! Nelle tracce si sentiva il solista respirare, i violini toccare le corde, il clavicembalo si distingueva da tutti gli strumenti, le viole con tutto il loro splendore... ed il solista poi... si sentiva che è come se fosse davanti a te e tu immerso nell'orchestra!
Ora vi parlo di Scars di James Bay (un estratto in FLAC 24 bit 88 kHz dall'album "Chaos and the Chalm"): La voce di James davanti a te, realistica e mai invadente; La chitarra, quella elettrica, l'organo di una naturalezza unica! La batteria un'altro realismo puro, lo stacco con i piatti e le percussioni... Ad un certo punto tutto si mischia, ma si riesce a percepire ogni strumento, la voce tra l'altro, spettacolare! Un motivo per cui ho bandito gli MP3 e gli M4A dalla mia vita, compressi, schifezza che non restituisce niente solo compressione e niente realismo se sentite con certe cuffie (non parlo di IEM ma di cuffie serie come queste). Queste restituiscono ogni difetto della registrazione e della sorgente in ascolto, quindi se prendete in considerazione di acquistare queste cuffie: o perché siete degli ingegneri del suono in cerca di qualcosa di economico ma serio! O perché siete esigenti in musica come me e sapete come pilotarle, perché questa questione è importante!
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Se avete delle Beats statene alla larga! Non sono per voi! Le odierete! In quanto sono neutre e di certo non enfatizzanti e cariche di bassi, puntate su altre marche. Ed ovviamente non adatte a degli MP3.
- - - - - - - - - - - - - - - - ABOUT ME - - - - - - - - - - - - - - -
Sono un appassionato di musica da sempre, e possiedo vari tipi di cuffie ed auricolari tra cui: FiiO F9 Pro, 1MORE E1001 Triple Driver, queste AKG K702 con il cavo in sostituzione a quello originale, Beyerdynamic DT990 Pro, FiiO X5 III e FiiO A5. Possiedo oltre 1000 GB di musica acquistata da Qobuz, HDTracks, HiResAudio, NativeDSD, Tidal MQA tutta in Qualità CD 16 bit, HiRes fino a 352.8 kHz e DSD64/128/256 e DXD. (e anche qualcosina da torrent, non lo nego: siamo tutti un po pirati su!). Possiedo oltre 100+ CD e 20 Vinili tutti originali. Amante da sempre dei Pink Floyd (possiedo The Endless River & The Division Bell [REMASTER] in LP), Iron Maiden (tra cui alcuni LP), AC/DC e classica in generale. Ascolto principalmente il Classica, Jazz, Rock, Blues, Metal, Folk, Soul, Pop, ecc.








Bisogna fare molte premesse: non sono un audiofilo ma solo uno che di recente ha riscoperto il piacere della musica (ROCK, BLUES ROCK, POP, COUNTRY ROCK). Non ho speciali amplificatori per cuffie, ma solo modesti mezzi che dirò in seguito. Cuffie di qualità ne ho solo una, la DT880 600ohm (precedentemente ho avuto tutte le cuffie Marshall sia in ear che on ear ma non mi hanno mai entusiasmato, anche perche sono arrivato alla convinzione personale che il suono sia piu convincente con cuffie aperte).
Sarà dunque inevitabile per me, nel parlare di come suonano queste AKG, fare molti raffronti con le Beyerdynamic dt880 le quali mi sono piaciute moltissimo.
Iniziamo col dire che la sorgente di ascolto è uno smarphone, un LG V10 o un LG V20 (li ho entrambi) i quali altro non sono che dei DAP di media qualità e di potenza non eccezionale ma non hanno nemmeno la modesta uscita audio di un normale telefonino.
IL V10/V20 mi vede la cuffia come carico ad alta impedenza, pertanto si attiva l'amplificatore integrato e la pressione sonora è più che adeguata con le AKG (salvo che vogliate una discoteca sulla testa). Le DT880 600 ohm, ad esempio, suonano molto piu piano, per quanto la bontà del suono sia comunque apprezzabile lo stesso a medi volumi. Quindi, da questo punto di vista, i 62 ohm della AKG regalano maggiori soddisfazioni a livello di volume sonoro rispetto ai 600 della dt880.
Le ho provate anche con l'amplificatore portatile Fiio A5, che mi permette di ascoltarle alla medesima pressione sonora del V10/V20 liscio ma senza dover tenere la manetta del volume al massimo. Ne guadagna la correttezza generale del suono, perché il V10/V20 a tutto volume comincia a faticare un po' con 62ohm di carico.
L'ho provata anche con l'amplificatore home teather di casa (onkyo TX-SR 707). Regge benissimo agli alti volumi, meglio della DT880, senza distorcere significativamente e con una pressione sonora spaventosa ma si rischia di perdere l'udito.
Come suona?
Gli alti sono estesi asciutti e corretti. Il dettaglio c'è tutto ma non sono invadenti né affaticanti, mentre nella dt 880, molto più brillante e frizzante sulle alte dove ad alti volumi gli acuti diventavano tesi squillanti e taglienti. La AKG invece è più composta. Niente brio in eccesso, ma tutto perfettamente a fuoco, più piacevolmente calda direi. Qui la preferisco alla dt880.
I medi sono più difficili da spiegare. Indubbiamente sono avanzati (oppure è la DT880 che li ha arretrati?) con particolare riferimento alle voci che sembrano davanti al complesso ed il resto più sullo sfondo. Buone le voci maschili, molto convincenti quelle femminili, nette, definite, realistiche, mentre il resto degli strumenti pare leggermente piu sullo sfondo.
Questo effetto di avere una immagine sonora arretrata rispetto alle voci (letto anche su altre recensioni) si attenua moltissimo se si preme sulle cuffie per avvicinarle all'orecchio. Secondo me gli ingegneri AKG avrebbero dovuto realizzare i pads con uno spessore piu basso, in modo che il timpano fosse qualche mm più vicino al trasduttore. In questo modo migliora la scena che si restringe leggermente e si amalgamano meglio tutti i suoni, inclusi naturalmente i bassi di cui parlerò a breve.
A volumi elevati con le AKG le voci diventano affaticanti, specie nei pezzi gridati, mentre le Beyerdynamic lo diventano sugli alti.
Quale preferisco delle 2 sui medi? Le AKG secondo me restituiscono un suono più naturale e avvolgente, le medie leggermente avanti non sono un difetto secondo me. Probabilmente la perfezione sta nel mezzo, a metà strada tra la AKG e la Beyerdinamic.
Per quanto riguarda le basse frequenze bisogna fare una premessa: prese così, entrambe le cuffie, non sono assolutamente adatte ai generi Rock e suoi sottogeneri o derivati. Se usate liscie, senza una adeguata equalizzazione sulle basse, la cuffia sarà deludente. Nella DT880 i bassi sono totalemente inesistenti, vanno un po meglio le AKG ma non di molto.
Dunque risultano poco coinvolgenti anche per chi volesse utilizzarle per i giochi, o per l'ascolto di film d'azione
Però, se prevedete una sorgente che abbia la possibilità di una equalizzazione di tipo chirurgico (per dispositivi android, ci sono APP molto buone allo scopo, tipo NEUTRON o ONKYO PLAYER) che effettui un aumento di volume dei bassi sotto gli 80 hz (di circa + 4/8db) la cuffia migliorerà molto l'impatto e il punch del basso.
Con questo espediente i bassi emergono presenti e convincenti oltre che ben controllati, estesi, con un effetto quasi da subwoofer.
Su questo aspetto comunque la DT880 vince: equalizzando i bassi con la DT880 si ha un impatto più viscerale, veramente da subwoofer, e senza presentare fastidiosi rigonfiamenti sul medio basso.
A ben vedere, se equalizzata, anche la AKG ha un buon basso, solo che le tonalità piu profonde rimangono un po' "coperte" da un medio basso leggermente piu pronunciato che tende a nasconderle. E' una cartatteristica della cuffia, probabilmente dovuta alla presenza di un medio che, come già detto, è un po avanzato. Ribadisco comunque che le note super basse ci sono e si sentono, ma ci si aspetterebbe che fossero piu pronunciate e incisive.
Tra le due cuffie, sulle basse, preferisco le Beyerdynamic ma lo scarto non è abissale tra le due.
Per quanto riguarda la qualità costruttiva, devo dire che con tutte quelle plastiche sembra un giocattolo. Dalle immagini appariva molto più bella e resistente, invece direi che va trattata con molta cura se si vuole che sopravviva a lungo.
La cuffia è comoda da indossare, ma c'è di meglio sotto questo aspetto (la DT880 è un guanciale di cuscino al confronto).
Riassumendo:
PREGI: equilibrata, dettagliata, con una leggera enfasi sulle medie (per alcuni generi potrebbe essere un pregio)
DIFETTI: bassi quasi inesistenti per ascoltatori di rock, hip hop, giochi, films. Medie con una leggera enfasi (per alcuni potrebbe essere un difetto)
Le recensioni migliori da altri paesi

Einige Zeit später trat der gleiche Defekt wieder auf und der Kopfhörer wurde erneut eingeschickt und repariert.
Kurz vor dem Ende der Garantie war der Fehler dann wieder da und der Kopfhörer musste wieder ins Service Center. Dieses Mal kam er unrepariert zurück und nach einigem Hin-und-her mit dem Harman-Support sind nun auch die zwei Jahre Rückgabefrist bei Amazon abgelaufen. Fazit: Rücksendung an Amazon nicht mehr möglich, AKG verweigert die Reparatur oder den Austausch und verweist auf Amazon.
Fazit: die Garantie von AKG / Harman ist nichts wert. Kundenservice bei einem Premiumprodukt stellt man sich anders vor.

Vorbemerkung: Die Kopfhörer (Lautsprecher) machen Geräusche, das Gehirn macht Musik daraus. Es gibt wiss.Versuche bei denen entspannte Menschen mit Billiglautsprechern mehr Musikgenuss hatten, als gestresste mit Highendlautsprechern.
Das ist wichtig. Das Gehirn lernt aus Geräuschen Musik zu machen. Wenn es einen gewissen Sound gewohnt ist, empfindet man das als angenehm, dies ist jedoch nicht unbedingt ein Qualitätskriterium, sondern subjektive Konditionierung des Hörens. Entweder man bleibt daher bei immerzu ähnlich klingenden Kopfhörern, oder man nimmt sich Zeit viele Stunden neu hören zu lernen. Was das Gehirn gewohnt ist, klingt also zuerst einmal gut, aber welcher Kopfhörer ist wirklich gut?
Entscheidungshilfe 1: Frequenztuning und Qualität sind zweierlei.
Es ist leichter das Klang-Tuning, also den Frequenzverlauf zu beurteilen, als die eigentliche Qualität. Anfangs ließ ich mich irritieren von Rezension alla: "diese und jene KH sind besser, weil sie eine größere Bühne haben". Ob ein Kopfhörer eine breite Bühne hat oder "direkt" spielt, ist aber weniger eine Frage von Qualität, sondern mehr eine Frage des Frequenztunings. Sennheiser zB hat mehrere ähnliche Kopfhörer im Programm, die verschieden getuned sind, aber qualitativ in einer ähnlichen Liga spielen. Das hat womöglich den Vorteil, dass eine Firma viele verschiedene Modelle verkaufen kann, die eigentlich alle mehr oder weniger gleich wären ;) Als Konsument kann man sich mit einem Equalizer helfen (ich habe leider viel zu spät die App APO mit Peace Oberfläche gefunden – ist gratis und wirklich gut). Hilfreich waren für mich die vielen guten Leute auf Youtube&Co, die den Frequenzverlauf der Kopfhörer durchmessen und grafisch darstellen, zB @resolve von the Headphoneshow uvm, damit man versteht was man hört und wo das betreffende Model Frequenzen absenkt bzw. verstärkt.
Wie beurteile ich aber die Qualität unabhängig vom Frequenztuning? Ein schwieriges Unterfangen. Die Kopfhörer müssen "schnell" sein, um möglichst viele Frequenzen gleichzeitig darstellen zu können, ohne diese miteinander zu "verwaschen" und zu verzerren (ähnlich einem guten Tennisspieler, der schnell sein muss, um den Platz möglichst abzudecken und auch schwierige Bälle zu erwischen). So kann man auch die Feinheiten aus guter Musik heraushören, welche ein träger Lautsprecher verschlucken würde. Das wird umgesetzt mit zB besonders starken Magneten, erlesenen Materialien, wie Berylium oder eine möglichst dünne Membran bei Magnetostaten usw. – das kostet Geld. €150 Kopfhörer klingen gut, €500 Kopfhörer klingen besser, €1500 klingen noch besser, wenn das Musikmaterial es hergibt.
Entscheidungshilfe 2: Welche Musik hört man
Man sollte sich vorher die Frage stellen, welche Musik man zu hören gedenkt. MP3, Youtube, oder CD oder gar UltraHD/SACD. Ein €2000 Magnetostat kann wirklich viel, aber es gibt wenig Musik die so gut produziert ist, dass das Potential überhaupt genutzt wird. Was wenn ich eh nur 80er Metal höre!? Vielleicht tut es dann der Hifiman 400se um unter €150!? Der macht gute Musik, aber halt nicht super feinauflösend. Wer gerne SACD oder Ulta Hd usw. hört, oder einfach gut produzierte Cds (klingen manchmal besser als Ultra Hd, denn die Datenrate allein ist es nicht), der wird mit €500+ Kopfhörern einen höheren Musikgenuss bekommen.
Entscheidungshilfe 3: Nicht alle Kopfhörer kann man auf allen Playern spielen. Es gibt leistungshungrige Exemplare (entweder hoher Widerstand oder niedriger Wirkungsgrad), die einen starken Verstärker benötigen und solche, die man sogar am Handy betreiben kann. Appropos! Die Frage nach dem DAC würde ich als untergeordnet bezeichnen. Ich hab einen ca.12 Jahre alten Brownburr Wandler, der zwar nicht ganz so präzise ist, wie mein ADI-2 Dac, aber trotzdem schöne Musik macht. Auch zwischen meinem Apogee Groove (€200) und Adi-2 ( über €1000) sind keine Welten. Bei DACs gilt für mich, nur wenn das Musikmaterial wirklich gut ist, hört man einen Qualitätsunterschied.
Getestet habe ich quer durch fast alle Musikgenres auf Iphone 6, 2020 Se, Arcam Musicboost (portable), Apogee Groove und Adi-2 (Sabaj D5 ähnlich brilliant ging wegen wackeligen Anschlüssen retour). Das Iphone 6 hat einen furchtbaren DA-Wandler, doch schon das 2020 Se klingt garnicht so schlecht, der Musicboost klingt noch besser, ist für einige Kopfhörer aber zu schwach. Der Groove und der Adi-2 Dac schaffen alle getesteten Kopfhörer ohne Probleme.
Entscheidungshilfe 4: Bequemlichkeit ist subjektiv: Die Kopfform entscheidet letztlich, welche Kopfhörer als bequem empfunden werden. Man muss also ausprobieren. Tendenziell sind leichtere Kopfhörer angenehmer. Das Gewicht kann leicht eruiert werden, auch den Anpressdruck kann man im Netz finden.
Nun eine Gegenüberstellung der günstigen und teureren Kopfhörer einiger renomierter Marken.
Es gibt unzählige Kopfhörer. Ich hab mich für ein paar wenige renomierte Marken entschieden und verglichen und werde ab jetzt mit viel Mut zur Lücke meine Eindrücke schildern. Der wichtige Teil dieser Rezension sind die Entscheidungshilfen. Jeder muss sich sein Urteil bilden. Da nicht jeder so ein tolles Kopfhörergeschäft in den Nähe hat, wie ich (Kopfhörerboutique.at in Wien) helfen ein paar Zeilen vielleicht für die Vorauswahl:
Hifiman: ich habe fast alle Magnetostaten der US Chinesen probiert, die unter €2000 zu haben sind. Das Qualitätsmanagement wird oft kritisiert, ich hatte keinerlei Probleme, auch Andi von der Kopfhörerboutique nicht. Die Marke ist jung. Wie lange die hauchdünnen Membranen halten, weiß kein Mensch, meine XS werden das geschützte Wohnzimmer jedenfalls nicht verlassen. Gerade diese Zweifel an langer Haltbarkeit waren der Grund, dass mir mein absoluter Liebling, der Arya einfach zu teuer ist. (Vielleicht kaufe ich mir sowas einmal, wenn man weiß, dass Magnetostaten ohne Probleme 15 Jahre alt werden).
Hifiman 400se: Momentan um €129 statt €169 auf Amazon. Wie alle Hifimans, die ich getestet hab ein Magnetostat. Er ist daher recht Leistungshungrig, was die Freude über den günsten Preis trüben könnte. Nichts fürs Handy. Für den alten Vollverstärker genau richtig. Klingt irgendwie chillig. Die Feinauflösung ist meiner Meinung nach auf gutem MP3 Niveau.
Hifiman Deva pro: Irgendwie erinnerte er mich an den 400se, nur mit diesem genialen Bluetoothmodul, dass man gleichzeitig über USB als Kopfhörerverstärker und DAC verwenden kann. Das macht ihn für seine ca €370 recht günstig, da man eigentlich keinen Verstärker und DAC mehr braucht. Allerdings: Offene Magnetostaten haben null Abschirmung. Wann hört man über Bluetooth, wo es egal ist, dass die Umgebung mithört? Vielleicht beim bügeln oder Videoschauen? Gediegenes Hifi auf CD Niveau, etwas besser als der 400se inkl. Verstärker und Dac.
Hifiman Sundara 2020: Meine erste Liebe. Kostet ca. 350€, manchmal etwas weniger. Er ist für mein subjektives Empfinden sehr harmonisch abgestimmt. Insgesamt eher hell abgestimmt, schöner Bass, aber nicht bis ganz tief runter. Er ist angenehm für alle Genres, sogar zum Filmschauen. Allerdings eher schlechter Wirkungsgrad, nichts für den Mobilen Einsatz.
Von der Feinauflösung kann er mit höherpreisigen Kopfhörern nicht mithalten, aber das Preisleistungsverhältnis stimmt. Vielleicht war der Sundara schuld, dass ich zB. dem HD660s keine Chance gab...
Hifiman XS: Gleich vorweg, diesen Kopfhörer besitze ich erst seit einem Monat, da er ganz neu ist auf Amazon. Hätte ich den im Herbst/Winter schon hören dürfen, besäße ich jetzt keinen Focal clear MG. Nicht, dass er besser wäre, aber er kostet weniger als die Hälfte und ich liebe ihn. €550 Listenpreis, ein absoluter Kampfpreis. Bekommen habe ich ihn um €450 bei Amazon.. Der XS hat für mein Empfinden die Feinauflösung des Ananda mit dem Frequenztuning des Arya. Er ist also eher hell abgestimmt, wie auch der Sundara/Arya, aber mit viel mehr Bass, als der Sundara. Das macht ihn für mein Gehör zum Sundara-upgrade, nicht, wie ich oft lesen konnte, der Ananda. Ich hab ihn leider nicht direkt mit dem Arya vergleichen können, vertraue aber auf das Urteil von @Resolve, dass der Arya nochmals einen Tick besser ist. Rein von der Erinnerung ist der Bass der Arya genialer, allerdings kommt mir der XS punshier vor. Ich hab ihn behalten als Ergänzung zu meinem Focal Clear Mg. Wenn sich beim XS die Folie nach 3 Jahren ablösen sollte, werde ich den Verlust von €450 verkraften, bei den €1800 des Arya wäre das schon schmerzhafter. Eher leistungshungrig, aber auf meinem recht schwachen Musicboost kann man gut hören, was beim Sundara und He400se einfach eine Spur zu leise war. Eine Zeit lang quälte mich die Frage, ob ich nicht doch die Arya hätte kaufen sollen, allerdings sind so richtig gute Aufnahmen rar gesät. Ich will nicht Peter Gabriel hören, nur damit ich das Potential des Kopfhörers nutze. Ich bin glücklich mit dem XS und kann garnicht glauben, was für einen tollen KH man für €450 bekommt.
Der Anpressdruck ist sehr gering. Das macht ihn super bequem. Ähnlich dem AKG 812 muss dafür auf headbangen verzichtet werden, sie rutschen zu leicht vom Kopf. Mir sind sie zu locker, aber ich komme klar damit. Besser so, als Schraubstockfeeling. Die großen Hörer könnten ein Problem werden für Leute mit kleinem Kopf bzw. sehr hochgestellten Ohren. Ich hab keinen übergroßen Kopf, aber meine Ohren sitzen eher tief, sie passen also perfekt.
Hifiman Ananda: Einst €999, jetzt so €699. Das Frequenztuning war für mich gewöhnungsbedürftig. Der Ananda wurde so unglaublich gelobt in der Fachpresse und ich war dann beim testen irritiert. Mir war die Bühne einfach zu groß. Bei Aufnahmen, wo das Micro weit vom Sänger stand, wurde die Stimme zu leise. Besonders fiel mir das auf im Tenorbereich. Ich hatte den Eindruck, dass Tenöre regelrecht verschluckt werden. Aber das wäre mit EQ und Hirnumgewöhnung sicher kein Problem gewesen. Allerdings ist der Ananda bei meiner eher keilförmigen Kopfform unerträglich. Der ganze Anpressdruck war bei mir ausschließlich hinten. Das macht der XS-Bügel und der Arya&Co viel besser, da sie sich mehr um die eigene Achse drehen. Der Ananda sind da recht starr. Wer einen runden Kopf hat, könnte den Anandabügel hingegen lieben.
Hifiman Arya stealth: Das beste, was ich je gehört habe zu einem vermutlich wirklich guten Preisleistungsverhältnis. Die Stealth Version hat übrigens einen viel besseren Wirkungsgrad, als der Vorgänger. Auf meinem Musicboost gingen sie tadellos. Hier bekommt man Kopfhörer der Spitzenklasse zu einem erschwinglichen Preis. Ich bin glücklich mit meinem XS. Besser geht immer, die Frage ist, was ist gut genug.
Wenn ich mit einer halben Stunde Meditation, autogenes Training und einem schönen Spaziergang mein Gehirn auf entspannte Höchstform gebracht habe, brauche ich nicht die besten KH, die es gibt, um einfach Freude an der Musik zu haben ;) Bei mir ist die Grenze zwischen Sundara und XS. Der Sundara ist wunderschön klingend, aber mit fehlte einfach ein bisschen was.Der XS das dieses gewisse Mehr an Klangfülle und Feinauflösung. Dafür gebe ich gerne €100-200 mehr aus. Über €1000 mehr zu zahlen für den Arya ist bei mir nicht notwendig. Jeder muss selber wissen, welche Perfektion die KH haben müssen und wo das Gehirn auch mal was arbeiten darf in der Generierung von Musikgenuss.
AKG: der wiener Kopfhörerhersteller wurde vor einiger Zeit vom Harman Konzern gerettet, welcher wiederum 2017 von Samsung übernommen wurde. Die besseren AKGs sind eigentlich auf Bühnen und Studiotechnik optimiert, was nicht heißt, dass man nicht auch Musik mit ihnen genießen kann.
AKG K702: Made in China. Klingt sehr luftig vom Frequenzspektrum her, ist sehr hell abgestimmt, hat aber ganz wenig Bass. Angenehm zu tragen. Eher hochohmig, also nichts fürs Handy. Auf Kopfhörerseite MiniXLR. Kostet so zwischen 100 und 150€ Zum Klavier spielen o.k. wenn es genug Leistung hat. Wer das Gehirn auf Musik ohne Bass konditioniert hat, könnte glücklich werden.
AKG K712 pro: Made in Slovakia. Ist dem K702 sehr ähnlich, hat aber mehr Bass, was auch an den besseren Ohrpölstern liegt, aber nicht nur. Ich hab Pölster getauscht. Das Gerücht sie seien ident bis auf die Pölster und die Farbe, kann ich nicht bestätigen. Der K712 ist schon wirklich eine Spur besser/anders. Sehr beliebt im Gaming, da die Verortbarkeit gut sein soll. Das Zubehör ist super. Auf meinem portablen Musicboost geht er gerade noch laut genug. Besser ist ein stationärer Verstärker. Ebenso MiniXLR auf Klinke. Ich bekam ihn um €150 auf warehousedeals und hab ihn aufgrund von Tragekonfort, Zubehör u. Einsatz unter schmutzigen Bedingungn behalten. Denn mithalten kann er mit Hifiman XS u. Focal Clear MG natürlich in keinster Weise/andere Liga. Wer hingegen nicht mehr als €250 ausgeben will, einen kräftigen Verstärker hat und das helle, luftige Frequenztuning gerne hat, macht mit diesem Qualitätsprodukt nichts falsch.
AKG 812 pro: zwische Genie und Wahnsinn ist ein schmaler Grad. Das offene Spitzenmodell von AKG ist eigentlich fürs Mixing gedacht. Es soll die Musik möglichst natürlich wiedergeben, was definitiv gelingt im Guten wie im Schlechten. Ich hab Klassikstücke mit ihm gehört, wo ich einfach nur begeistert war von dieser Natürlichkeit der Instrumente und der Stimmen. Im Gegensatz zu den 700er ist der Bass ein Traum, nicht dick aufgetragen, aber tief, trocken und lebendig. Der 1,5 Tesla Magnet holt Details aus der Musik, von denen die 700er nur träumen können. Ein Ferrari mit jede Menge PS. Wehe jedoch, die Musikquelle ist nicht gut, dann wird es zur Folter. Man nennt das in der Fachwelt sie wären "analytisch". Ich kann mir vorstellen, dass das Gehirn auch hier nach einiger Zeit das anstrengende Klangbild zu harmonisieren in der Lage ist. Ich hab es vor der Rücksendefrist nicht geschafft. Das Stecksystem ist ein Lemostecker auf Klinke. Mein Warehousedeals Exemplar hatte hier bereits einen Wackelkontakt, denn wenn man das System nicht versteht und mit Gewalt abstecken will, ist es nicht unzerstörbar. Darauf hätten die Ingeneure meiner Meinung nach verzichten können. Sehr kühl und angenehm zu tragen, aber auch sehr locker. Definitiv für den Profimixingbereich. Für Musikgenuss als eierlegende Wollmilchsau meiner Meinung nach nicht geeignet. (Leider hatte ich zum Testzeitpunkt noch nicht mit EQ gearbeitet, vielleicht kann man hier Wunder vollbringen). Wer teure KH sammelt, kommt nicht um diesen KH herum. Das Preisleistungverhältnis ist bei unter €1000 fanstastisch.
AKG 872 die geschlossene Variante des 812er. Klanglich bringt das keine Vorteile. Auch deutlich teurer. Wer es geschlossen braucht, muss hiermit Vorlieb nehmen.
Focal: werden tatsächlich in Frankreich hergestellt. Hut ab. Schon früh sind sie auf den Edel-KH Hype aufgesprungen. Mich interessierten die Focal Elegia, die bei Amazon marketplace um €500 zu haben sind und die Clear, welche sich schon länger eine Namen gemacht haben im erschwinglichen Highend. Beim Fachhändler waren die Clears jedoch bereits vergriffen. So testete ich den Nachfolger Clear Mg.
Focal Elegia: Edler look, etwas schwer und unbequem. Aber geschlossen, daher Ubahn tauglich. Sehr hoher Wirkungsgrad. Am Handy kann man so laut hören, dass es sehr ungesund wird. Sehr punshy und druckvoll. Besonders elektronische Musik geht ab. Das Preisleistungsverhältnis passt definitiv. Achtung! Das Kopfband ist schmutzempfindlich.
Focal Clear Mg: Nicht so schmutzempfindlich wie der Vorgänger oder d. Elegia. Offen. Feinauflösung natürlich besser als beim Elegia, kosten ja auch mehr als das doppelte. Geht in den tiefsten Basskeller runter, viel Punsh, im Vergleich zu den hellen Arya etwas düster abgestimmt. Anfangs waren mir die Stimmen zu intim. Ich hatte das Gefühl, die Sängerin setzt sich gleich auf meinen Schoß. (Genau das Gegenteil vom distanzierten Hifiman Ananda). Daran habe ich mich jedoch längst gewöhnt, es fällt mir garnicht mehr auf. (--> Hirntraining). Guter Wirkungsgrad, nicht schwer anzutreiben. Sogar das Iphone Se2020 schafft diesen KH (angeblich gibt es eine EU Verordnung zum Schutz des Gehörs, die natürlich keine Rücksicht auf Unterschiede in Widerstand und Wirkungsgrad des KHs macht. Das betrifft nicht nur Handys sondern auch gewisse MP3 Player&Co). Obwohl sie schwerer sind, als die Elegia, sind sie mir angenehmer zu tragen, ich vermute das liegt am besseren Memoryfoam, also den Schaumpolstern und der Gewichtsverteilung. Transportcase ist dabei. Ebenso ein Kabel für den symetischen Betrieb, was ich jedoch nicht benötige. Ich habe es wohl getestet, höre aber keinen Unterschied. So viele Interferenzen gibt es bei mir nicht, ich wohne nicht am Tower eines Flughafens. Beigelegt ist das symetrische Kabel, weil die "neutralen" Clear Mg ausdrücklich fürs Mixing empfohlen werden, wo symmetrischer Betrieb einfach üblich ist. Ich habe viele KH gehört, die als neutral gelten, alle klingen verschieden ;) Das Gehör ist dermaßen subjektiv, dass der Begriff neutral nur ein Annäherungswert ist (Harmankurve), kein Fixum, wie die Definition eines Kilogramms oder einer Sekunde. Listenpreis ca. €1500. Allerdings habe ich sie im Vorweihnachtsangebot bei einem Händler um €1000 bekommen. Das war vermutlich auch der Grund, warum die Arya ausgeschieden sind, obwohl sie mir vom Frequenztuning besser gefielen. Nebenbei sind sie made in France, haben den besseren Wirkungsgrad und halten möglicherweise deutlich länger als die mit hauchdünnen Membranen betriebenen Magnetostaten. Mit meinen XS habe ich nun ein Doppelpack um weniger als €1500 und kann die Vorteile von dynamischen und magnetostatischen KH genießen.
Viele weitere KH habe ich angetestet, mich aber nicht tiefergehend mit ihnen befasst, weil sie bei mir keine Emotionen ausgelöst haben. Sendy Audio, Audeze, Sennheiser HD660&800 uvm. haben sich für meinen Geschmack nicht von den oben angeführten KH abgehoben, außer, dass sie teurer waren. Ich hab sie aufgesetzt und nach 5min wieder weggelegt. Was kann der Sennheiser 800er, was ein AKG 812 nicht kann? Oder Sendy gegenüber Hifiman? Das bestätigt wiederum, wie unglaublich subjektiv das menschliche Hören ist. Vielleicht waren sie einfach zur falschen Zeit am falschen Ort bei mir.
Zusammenfassung:
Ich hab Monate lang getestet, gelesen uvm. und bin so in die Kopfhörerwelt eingetaucht. Ich hab mir im Lauf dieser Zeit 3 KH Verstärker und 3 KH behalten, von den vielen die ich ausprobiert habe. Wenn ich meine Kaufentscheidungen rückgängig machen könnte, würde ich mir vermutlich nur den Apogee Groove und die Hifiman XS kaufen. Dass ich einen €1000 Adi Dac 2 am Computer hängen hab ist praktisch, weil er angenehm zu bedienen ist, außerdem hat er Bombenqualität und hält hoffentlich Jahrzehnte, aber wirklich notwendig für den momentanen Musikgenuss war das nicht. Ebenso mein Focal Clear MG. Er ist toll (für €1000) u. je nach Musikmaterial ist er einfach der besseren KH, als der XS. Aber der Sprung von der Ananda/XS Klasse zur Clear MG/Arya Klasse ist nur noch ein kleiner. Stereo.de gibt dem Ananda 92% und dem Arya 93% also nur 1% Unterschied. Der Sundara hingegen wird mit 87% beurteilt. Das ist immerhin 5% Unterschied zum Ananda. Auch ich empfinde den Unterschied "in Hifiman gesprochen" zwischen der Sundara Klasse und der Ananda Klasse als größer, als der Unterschied zwischen der Ananda und der Arya Klasse.

I contacted AKG who were unhelpful and pointed me to a service centre. They refused to send the parts out and instead wanted postage paid both ways and a fee for repair including parts. This is a flawed design and when offered to repair myself I was refused. These headphones are useless now so £100+ Down The toilet. I was lead to believe that AKG prided themselves on good products and great customer service. Unfortunately neither are true.
Please avoid and go for something that is not guaranteed to fail on you.
I will finish on a high though (we’ll sort of). They do sound very good, have a huge soundstage (wide sound) and very neutral. They respond pretty well to EQ but not as much with bass. It’s easy to overdrive them there. They are extremely comfortable until the elastics fail (which they will).

So I ordered another pair because they seemed cheap at this time.
The headphones that I received from Amazon (not to be blamed here) were a mere shadow of the pair I bought 10 years ago. 200 grams lighter with a terrible cheap feel. I did plug them in and the sound seemed ok, also realising that these need 100 hours of use to break them in. But the build quality is just breathtakingly bad by comparison to my older pair in fact in comparison to anything.
Realise also that the reputation these headphones have is built upon the Austrian build product and not these comically cheap knock-offs. Profitability before Audio Fidelity. Shame on you AKG. . . .

Ich habe mehrere getestet, darunter auch die gerühmten Beyerdynamic 880 Edition mit 32 Ohm, die einen ähnlich guten Klang haben, doch die AKGs tragen sich besser und haben leicht die Nase vorn. Im Vergleichstest der Professional Audio kam dieser Kopfhörer schon vor vielen Jahren auf Platz 2 hinter dem Sennheiser HD 800, der eigentlich nicht zählt, da er weit über 1000 € kostet.
Auch zum Gamen ist der 702 hervorragend geeignet. Durch die extrem weite und luftige Bühne ist absolut alles herauszuhören, sofern es das Spiel überhaupt hergibt. Die Verarbeitungsqualität ist ok, eher billig durch viel Harplastik, aber durch den Preis ok. Letztendlich zählt der Klang. Sie kosteten früher 400, als sie noch aus Österreich kamen. Nun kaufte ich sie für unschlagbare 185. Der durchschnittliche Hörer mit seinen In-Ears, am besten noch von Beats mit extra Bass, kann sich diesen Klang des 702 gar nicht vorstellen.
Ich rate auch zu ihm und nicht zum 712, der als Nachfolger beworben wird, aber wohl eigentlich keiner ist. Der 712 soll mehr Bass haben, also schon zu viel, und das vor allem durch andere Polster. Der 702 hatte wohl früher recht präsente Höhen und eher wenig Bass, aber es scheint ein stilles Update gegeben zu haben, sodass sie nun ideal sind. Dies alles wird zumindest in vielen Foren gemunkelt und von Nutzern, die einen Vergleich hatten, bestätigt.
Über die K702 geht auf jeden Fall nur wenig, und wenn, dann zu einem unverhätlnismäßig hohen Preis! Sie sind absolut zu empfehlen für Genießer von Musik, und der Preis ist beinahe lächerlich gering für die Leistung, die man ohnehin kaum zur Gänze ausschöpfen kann im "normalen" Gebrauch.