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Abaddon's Gate. La fuga: Vol. 3 Copertina flessibile – 1 settembre 2016
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- Lunghezza stampa592 pagine
- LinguaItaliano
- Data di pubblicazione1 settembre 2016
- Dimensioni14 x 3.76 x 21.59 cm
- ISBN-10883473078X
- ISBN-13978-8834730782
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Dettagli prodotto
- Editore : Fanucci; fanucci edizione (1 settembre 2016)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 592 pagine
- ISBN-10 : 883473078X
- ISBN-13 : 978-8834730782
- Peso articolo : 560 g
- Dimensioni : 14 x 3.76 x 21.59 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 41,865 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 689 in Fantascienza (Libri)
- n. 13,593 in Narrativa di genere
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Parecchie cose erano già cambiate nei primi libri, con la scoperta della protomolecola, con Venere, con la Rocinante e l'EPA.
Ma è con questo libro che prendiamo finalmente atto di una verità incontrovertibile: la specie umana è insignificante. Scimmie che giocano nello spazio. Bambini che muovono i primi passi nel cortile di casa. Marte? La cintura? Niente più che due passi da casa.
Nell'Anello, Holden scopre la verità su cosa fosse la protomolecola, e sopratutto sulla scala delle civiltà con cui vorrebbero (o dovrebbero) confrontarsi. Civiltà in grado di distruggere interi sistemi solari solo per contenere una minaccia, minacce in grado di infettare galassie.
Una civiltà che pare quasi una singolarità, evoluta e immensa a tal punto che la protomolecola non è altro che uno strumento creato da loro, un costruttore di strade.
Ecco, questo sentimento di insignificanza dell'uomo si affianca a un sentimento di meraviglia: ora l'uomo ha la strada spianata, può raggiungere l'universo, può andare ovunque.
Il fascino dell'esplorazione e dell'ignoto, mitigato dalla consapevolezza che oltre alla misteriosa minaccia che ha fatto chiudere i portali in passato, l'uomo deve sempre fare i conti con sé stesso come suo più grande nemico.
Come si vede bene in questo libro: una ragazza che dedica tutti i suoi soldi e il suo tempo, la sua stessa vita, allo scopo folle di incastrare e uccidere Holden; gente arrivata molto in alto nella catena di comando grazie a una miscela di abilità, fortuna e appoggi, che per orgoglio prende decisioni catastrofiche una dopo l'altra rischiando di provocare la distruzione più completa.
L'attacco terroristico, l'inseguimento di Holden da parte di navi di tutte e tre le federazioni, le contromisure della stazione causate ogni volta dalla stupidità umana.
In tutto questo il personaggio più positivo, nonché protagonista della storia insieme a Clarissa e a Bull, è Anna. Ancora una volta l'autore sceglie un punto di vista normale, estraneo a vita militare o a grandi disegni politici, per accompagnare il lettore nella trama.
Abbiamo avuto il detective fallito e ossessionato dal suo ultimo caso, abbiamo avuto lo scienziato alla ricerca della figlia scomparsa... e abbiamo la predicatrice che se ne è andata lontanissima dalla sua famiglia per vedere da vicino questo prodigio alieno, l'Anello, alla ricerca di un senso, di un modo per far convivere l'Anello, la Protomolecola e la sua Fede.
Anna è un personaggio quasi troppo buono per essere reale. Ha ambizioni ed è testarda, ma sopratutto crede ciecamente nella bontà intrinseca dell'uomo, nella possibilità di tutti di compiere scelte sbagliate e nella possibilità di una redenzione per chiunque.
Anche per la ragazza folle che ha compiuto un attacco terroristico e ha cercato di ucciderla. Anche per il prete invischiato con la politica e ambizioso che in un momento di crisi non esita a scegliere il sacrificio collettivo per venire perdonati per i propri errori. Anche per un comandante impazzito che ha ucciso a sangue freddo e che ha cercato di far morire tutti.
Un personaggio che, quando si arriva alla violenza, incolpa sé stessa per prima, per non essere riuscita a trovare strade alternative alla violenza.
Anche gli altri protagonisti sono interessanti.
Bull è quello meno caratterizzato, ma del resto lui è il soldato integerrimo che si sacrifica per gli ordini ricevuti, che non getta mai la spugna e combatte con ogni fibra del suo essere per salvare la baracca.
Clarissa invece è uno splendido personaggio. La figlia minore di Mao, ormai noto criminale universale, sorella di quella Julie da cui è partita la saga stessa. Sacrifica tutto e tutti per raggiungere lo scopo di rovinare Holden e riabilitare il padre, solo per capirne poi la futilità e venire schiacciata dai rimorsi. Preda della follia, cerca anche di fare ammenda lasciandosi trasportare dall'ondata mistica di una ricerca di assoluzione tramite il suicidio, venendo salvata solo dall'onnipresente Anna. Viene mostrata perfettamente la sua mente combattuta e divisa, e in più di un'occasione ci si ritrova a sperare che riesca in qualche modo a sopravvivere.
In tutto questo, chiaramente, l'equipaggio della Rocinante passa in secondo piano.
Tendenzialmente in questo libro Holden e la compagnia sono prima i bersagli di Clarissa, poi pedine nel piano di battaglia di Bull per salvare la baracca.
Solamente Holden ha un po' di spazio grazie a Miller e alla protomolecola, quando scopre di non essere il "prescelto" per un assurdo piano alieno, e "vede" la verità sugli alieni trovando anche la possibile via di fuga dall'anello.
Hanno un ruolo importante ma non spiccano mai, lasciano il palcoscenico ad altri (anche grazie al trucchetto di renderli subito malconci e mezzi rotti, limitandone al massimo l'operatività).
Il che è un bene, serve a ricordarci che per quanto siano gli attori principali di quest'opera, il titolo della saga non è "La Rocinante" ma "The expanse", e al centro abbiamo una tematica più vasta che non le peripezie di un piccolo equipaggio su una nave da guerra marziana rubata.
Un bel libro (che lascia anche una pietra non piccola sullo stomaco, vista la morte di un certo personaggio) e un'ottima serie.
Premessa 2: devo dire di essermi avvicinato a The Expanse spinto dalla curiosità dopo aver visto le prime 3 stagioni della serie su Prime Video… una serie interessante rovinata spesso dalla recitazione degli attori che impersonificano i protagonisti James Holden e Naomi Nagata (se potete guardate la serie dopo aver letto i libri; le prime 4 stagioni coprono i primi 4 libri, la quinta i libri 5 e 6).
Con mia sorpresa mi sono ritrovato a divorare i volumi uni dopo l’altro e sono arrivato al settimo in attesa che pubblichino il nono e ultimo.
A mio parere la saga può essere divisa in 3 trilogie e andrò a descriverle progressivamente e sommariamente avendo cura di non spoilerare nulla.
I primi 3 volumi coprono la comparsa della protomolecola, la nascita dell’equipaggio della Rocinante, la lotta del capitano Holden, del detective Miller e dei loro alleati contro il tentativo dei “villians” di turno di sovvertire l’ordine del sistema solare, la realizzazione del disegno originario della protomolecola e l’epico salvataggio dalla distruzione del sistema solare.
Quello che mi è veramente piaciuto di questi libri, oltre alla trama e alla caratterizzazione dei protagonisti principali e minori, è il contesto, inizialmente partorito da uno degli autori come base di un gioco di ruolo:
l’espansione umana nel sistema solare resa possibile dalla propulsione Epstein, molto verosimile in un possibile futuro (la storia della cui genesi è argomento di un volume spin-off); la colonizzazione di Marte e il suo passaggio da colonia a pianeta indipendente; la colonizzazione della fascia degli asteroidi e delle lune dei pianeti giganti; il lavoro e le sfide tecnologiche che hanno reso possibile la permanenza umana in ambienti per nulla ospitali e il conseguente adattamento della fisiologia umana nei secoli di permanenza a g inferiori a quello terrestre; l’emancipazione delle culture marziana e cinturiana… hanno posto le basi di questo contesto nel quale è ambientata la storia, che ne andrà ad alterare gli equilibri politici/economici/militari magistralmente inseriti e descritti nella trama.
Apprezzo molto il fatto che si tratta (a parte l’aliena protomolecola ovviamente) di una fantascienza “plausibile”, suffragata sempre dalla trattazione dei fenomeni e dei processi che hanno portato ad un dato step evolutivo della razza e del progresso umani.
Il duo di creatori della saga riesce con successo a trasportare il lettore in questo affascinante (e più "realistico" di quanto si immagini) universo, grazie ad una storia avvincente, ricca di suspense e colpi di scena.
In questo terzo capitolo però, a mio parere, quelli che sono stati il punto di forza dei precedenti titoli, una descrizione certosina delle ambientazioni, una profonda e ben studiata caratterizzazione dei personaggi, vengono quasi portati all'estremo. Si scade a volte nel maniacale. Questo mi è sembrato andare ad inficiare negativamente sul ritmo della narrazione, che ha impiegato più del solito per risultare "stimolante". Rimane tuttavia un bel libro che regala un finale al cardiopalma e lascia come sempre il lettore impaziente di scoprire quale sarà la prossima mossa di James Holden e del suo improvvisato ma valente equipaggio.