Maurilio Barozzi

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Informazioni su Maurilio Barozzi
Maurilio Barozzi (Rovereto TN, 1967) è giornalista, saggista e romanziere italiano.
Ha esordito in narrativa con "Spagna" (Giunti editore, 2003), ora ripubblicato tramite il progetto Borderfiction Edizioni. Sempre su Amazon, grazie a Borderfiction, si possono trovare il romanzo "Maracanã. Sull'onda crespa del Brasile", il noir "Seme di metallo" e la raccolta di articoli "Voci dalla strada". Ci sono anche i racconti di "El Trinche" e “Caro Brasile. Cronache da un bar sulla spiaggia tropicale”, quest'ultimo basato sulla pluriennale esperienza dell'autore come gestore di un chiosco-bar sul litorale di Salvador de Bahia.
Alcuni suoi saggi scritti per “Limes. Rivista italiana di geopolitica” sono stati tradotti in Francia e Canada da Gallimard, e in Polonia dall'Università Jagellonica di Cracovia. I suoi reportage sono apparsi su: “Diario”, “Liberal”, “Cicloturismo”, “Tu Style” e “Panorama Travel”.
Nel 2014, dal Brasile ha raccontato la Coppa del Mondo di calcio attraverso la rubrica quotidiana “Caipirinha mundial”: trentacinque articoli scritti nel suo inconfondibile stile che mischia fatti, aneddoti, impressioni personali, citazioni e detti popolari distillandoli in un punto di vista dissacrante e originale. Dopo "Ciclismo senza confini. Dal Giro del Trentino al Tour of the Alps" è arrivato il romanzo noir "Il samba di Priscilla".
www.mauriliobarozzi.net
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Libri di Maurilio Barozzi
Lingua:Libri ItalianiDa Jericoacoara a Ouro Preto, dalle cascate di Iguaçu a Rio de Janeiro, dalla Chapada Diamantina al Morro de São Paulo e tutta la Costa del Cacao: diciotto racconti dal Brasile autentico.
Dal 2004 al 2011, Maurilio Barozzi ha avuto un baretto sulla spiaggia a Itapuã, litorale Nord di Salvador de Bahia. In quel chiosco, con i suoi soci rifocillava i turisti con birra, acqua di cocco, guaranà e la cuoca faceva la miglior carne de sol mai assaggiata. Da lì ha potuto parlare con turisti di ogni nazionalità, ha osservato le tecniche di seduzione delle accompagnatrici, ha ammirato le qualità pedatorie dei calciatori che si esibiscono quotidianamente sul bagnasciuga, ha chiacchierato con centinaia di avventori. Da lì è anche partito per raggiungere le più svariate mete brasiliane, molte delle quali sono riprese negli articoli ora raccolti in questo volume.
Indice
Bahia Sensual
Il bar sulla spiaggia. E Cicero l'immortale
La terra della World music
Verso le elezioni del 2006
Carnevale a Bahia. Il Lavagem de Itapuã
Spiagge roventi al Morro de São Paulo
Il Pelourinho. Imprigionato nel suo cliché
Foz de Iguaçu. In cerca del tucano
La capoeira. Via di fuga dalla miseria
Ouro Preto. Troppe chiese nel Far West
La Costa del cacao
La pesca della tainha
Jericoacoara. Il paradiso che non c'è
La lattina diventa etnochic
Le magie di Bahia
Rio de Janeiro 2014. Lutto nazionale al Mondiale
Cangaceiros del sertão
Caro Brasile
Un autore dalla vita varia per questo bel noir "atlantico”
SETTIMANALE GRAZIA 3/11/2022 (Valeria Parrella)
Maurilio Barozzi ci mostra la contraddizione del Brasile, terra meravigliosa ed ospitale che troppo spesso deve fare i conti con la corruzione
RTL 102.5 NEWS 18/12/2022 (Lucrezia Bernardo)
Una giornalista tostissima nella ragnatela di un thriller che mescola fiction e cronaca
SETTIMANALE "F" 22/11/2022 (Liana Messina)
Un romanzo premonitore che racconta i rapporti di corruzione tra Brasile e Qatar
RAI RADIO 1 STEREONOTTE-BRASIL 12/12/2022 (Max De Tomassi)
I tratti distintivi del carattere dei personaggi, le debolezze e i punti di forza, emergono con chiarezza grazie all’abilità dell’autore nel creare una forte corrente di empatia.
THRILLER LIFE 10/1/2023 (Claudia Pieri)
Brasile aspro, personaggi vibranti e indimenticabili richiamano molto da vicino il concetto di “opera d’arte totale” di Wagner.
CONTORNI DI NOIR 30/12/2022 (Antonia Del Sambro e Federica Politi)
Un noir dai ritmi serrati, ricco di colpi di scena e di suspense che trascina il lettore tra i colori e la cordialità del mitico Brasile e la strisciante corruzione che si insinua in tutti i settori della società e della politica
CINQUECOLONNE MAGAZINE 8/12/2022 (Francesca Amore)
Uno dei cinque thriller imperdibili da leggere assolutamente quest’inverno
TRIESTE NEWS 15/11/2022 (Redazione culturale)
Il Paese diventa padrone di ogni pagina con una forza che lascia senza fiato
THRILLER NORD 29/11/2022 (Patrizia Argenziano)
Maurilio Barozzi ha una scrittura pulita, incisiva, con taglio netto, molto secco. Degna della "Scuola dei duri" fondata da Andrea Pinketts da cui Borderfiction proviene.
GEOGRAFIE LETTERARIE 16/12/2022 (Riccardo Sedini)
Maurilio Barozzi torna in libreria con un Thriller ambientato nel "suo" Brasile e lo fa con grande maestria, destreggiandosi tra personaggi di pessima morale dediti al ricatto e all'illegalità.
QUOTIDIANO L'ADIGE 17/12/2022 (Libri per Natale)
Un noir scritto da un autore che ha abitato in Brasile e lo conosce bene
LIBRO GUERRIERO 7/12/2022 (Paola Rampaldi)
Un occhio attento
IL FONT 8/12/2022 (Luisa Perlo)
Dietro le molti luci che attraggono i turisti, le ombre si allungano inquietanti
MILANO NERA 22/11/2022 (Cristina Bruno)
Un affresco preciso e puntuale di un Paese che è flagellato dalla corruzione ma che tenta di resistere e lotta strenuamente per farlo
MANGIALIBRI 31/1/2023 (Mario Sellitri)
Thriller scritto per mano di un autore in gran forma.
SOLO LIBRI 17/12/2022 (Felice Laudadio)
Brasile, 2011. Priscilla Amorim, brillante giornalista in carriera, indaga su un faccendiere italiano emigrato a Salvador de Bahia e sul suo giro di modelle-escort. Di lì a poco si troverà precipitata nell’abisso: due reporter italiani scomparsi, una squillo uccisa da un’overdose di eroina e l’esibita influenza mafiosa della famiglia Magellano.
Intanto, a Rio de Janeiro l’avvocato Renato Marconi trama per far riscuotere ai suoi boss – i Pineira, signori della Federcalcio – una milionaria tangente che gli emiri del Qatar hanno promes
L'Adige 30/11/2020
DA BAHIA AL RIO GRANDE DO SUL, DA NATAL A PORTO SEGURO, DA FORTALEZA FINO A RIO DE JANEIRO: SUI CAMPI DI CALCIO DEL MONDIALE 2014 IMPLODE IL SOGNO DI POTENZA DEL BRASILE.
Accetteresti un incarico dall’azienda che due anni prima ti ha rovinato la reputazione costringendoti alle dimissioni?
Eddi Angeli non se la passa bene. A 37 anni è solamente un ex: ex calciatore, ex marito e, di fatto, ex cronista sportivo. S’intrufola ai buffet dei vernissage, ruba i fiori a un ambulante e per di più non si sente più un giornalista: il massimo a cui aspira è la collaborazione con qualche ufficio stampa.
Quando però il suo vecchio giornale gli propone un viaggio per seguire come inviato il mondiale di calcio, in Eddi torna ad accendersi la scintilla dell’ambizione. Così, nel giugno del 2014, parte per il País do futebol, un Brasile che sobbolle, smanioso di vincere il sesto titolo e decollare come potenza economica.
Purtroppo, i contorni della missione si rivelano ben presto opachi e costringono Eddi a destreggiarsi tra stanze pulciose, scaltri tassisti, reporter saccenti. Ma soprattutto a fronteggiare Max, il vecchio collega che lo aveva messo fuori dal giornale. Al suo fianco, Eddi ha solo Sergio, un ex compagno di squadra brasiliano, e Darlene, una stilista lesbica. E dentro di lui macera la domanda di fondo che è quella di ognuno di noi: cosa sono disposto a fare per il successo?
Questo libro parla di ciclismo ma anche di politica. È la storia di una corsa ciclistica – il Giro del Trentino, oggi Tour of the Alps – che ha esaltato campioni, esplorato tragitti e soprattutto ha ricucito una frontiera un tempo linea di guerra.
Le vie che grosso modo cent'anni fa si trovavano sul fronte bellico ed erano contese con le armi sono diventate terreno di sfida sportiva, di pacifico incontro tra tifosi, di mescolanza tra le genti. Le autorità di province che un tempo erano periferie dei rispettivi Stati (Italia e Austria) e poggiavano schiena contro schiena, hanno rivolto lo sguardo le une alle altre, lavorano assieme e per una settimana sono a loro volta il centro dell'interesse ciclistico internazionale.
E proprio di ciclismo parla il libro. Su queste strade sono nate le grandi rivalità tra Moser e Saronni, già avversari nell'edizione del 1979; tra Simoni e Cunego, che nel 2004 hanno acceso la miccia della dinamite che sarebbe esplosa venti giorni dopo al Giro d'Italia; ma anche tra Chiappucci e Fondriest, che nel 1993 si improvvisarono in alcune gag dopo-gara al limite del melodramma farsesco.
Scoperta da questa corsa, l’Alpe di Pampeago dal 1992 si trasformò da habitat esclusivo di sciatori a paradiso di mountain bikers e ciclisti; la Avio San Valentino, la Sega di Ala ma anche Punta Veleno, il Passo Redebus e molte altre hanno fatto al “Trentino” il loro debutto in tracciati professionistici per poi entrare stabilmente nella geografia del ciclismo.
In questa gara hanno vinto tre volte Cunego, due volte Moser, Nibali Savoldelli, Casagrande. E poi Bugno, Fondriest, Saronni, Argentin, Chiappucci, Simoni, Basso, Scarponi, Pozzovivo, Yates...
Con l'albo d'oro di tutte le edizioni dal 1962.
Il Sommario:
CICLISMO SENZA CONFINI
Dal Giro del Trentino al Tour of the Alps
Premessa Pag. 7
TRENTINO, TERRA DI CICLISMO 13
Le radici negli anni lontani 15
Moser, Saronni e… Knudsen 20
Il "Trentino" e Moser: una passione travolgente 25
Sherpa al lavoro: le salite 32
Confini come fili di seta 43
Generazione Settanta: i bis di Savoldelli e Casagrande 47
Tra Simoni e Cunego 54
L'ERA CONTEMPORANEA 63
2007. Il Principino diventa Re 65
2008. Nibali la spunta su Garzelli 74
2009. Basso torna alla vittoria 83
2010. Vinokourov per 12 centesimi 94
2011. Scarponi batte Machado 107
2012. A Punta Veleno c'è Pozzovivo 116
2013. Nibali-Wiggins sulla Sega 126
2014. Cadel, australiano a Roncone 138
2015. Dalla Tasmania Richie Porte 151
2016. L'ultimo "Trentino": Landa 162
2017. Nasce il Tour of the Alps. Vince Thomas 171
2018. Si brinda a Pinot 184
2019. Sivakov, vento dell'Est 197
2021. Simon Yates, trionfo in verde 211
Appendice 1. Le salite iconiche 223
Alpe di Pampeago, giudizio universale 223
Punta Veleno: la più ripida di sempre 228
Pordoi, la culla di Gilberto Simoni 231
Appendice 2. La carovana 236
Dietro al palco con le miss 236
Sull'ammiraglia: il ds Gianni Savio 239
Massaggiatori, meccanici e volontari 242
Addio a Michele Scarponi 245
Appendice 3. Albo d'oro 248
Accetteresti un incarico dall’azienda che due anni prima ti ha rovinato la reputazione costringendoti alle dimissioni?
Eddi Angeli non se la passa bene. A 37 anni è solamente un ex: ex calciatore, ex marito e, di fatto, ex cronista sportivo.
Quando però il suo vecchio giornale gli propone un viaggio per seguire come inviato il mondiale di calcio, in Eddi torna ad accendersi la scintilla dell’ambizione. Così, nel giugno del 2014, parte per il País do futebol, un Brasile che sobbolle, smanioso di vincere il sesto titolo e decollare come potenza economica.
Purtroppo, i contorni della missione si rivelano ben presto opachi e costringono Eddi a destreggiarsi tra stanze pulciose, scaltri tassisti, reporter saccenti. Ma soprattutto a fronteggiare Max, il vecchio collega che lo aveva messo fuori dal giornale. Al suo fianco, Eddi ha solo Sergio, ex compagno di squadra brasiliano, e una stilista appena conosciuta: Darlene. Grazie a loro ritroverà la bussola. E riuscirà a rispondere alla domanda cruciale che lo macera ma che in fondo è quella di ognuno di noi: fino a dove siamo disposti a spingerci per il successo?
«Barozzi usa il mondiale di calcio come fondale su cui raccontare il Brasile e per immergerci in un interrogativo intimo: cosa sono disposto a fare per il successo?»L'Adige 30/11/2020
"Sono a metà. È un toque de cuica, è samba di parole. Non troppo spesso ma, a volte, accade che un libro possa sospendere il tempo. E le rogne che abiamo in questo periodo. Accade che possa accendere emozioni narcotizzate da un maledetto gnomo invisibile che imperversa nella nostra vita. Non ho intenzione di terminare subito Maracana'. Non voglio rileggere. Voglio leggere. E, come un breviario, una pagina al giorno. Axe". Marco Caccianiga (FB, 27 ottobre 2020)
Dal 2004 al 2011, Maurilio Barozzi ha avuto un baretto sulla spiaggia a Itapuã, litorale Nord di Salvador de Bahia. In quel chiosco, con i suoi soci rifocillava i turisti con birra, acqua di cocco, guaranà e la cuoca faceva la miglior carne de sol mai assaggiata. Da lì ha potuto parlare con turisti di ogni nazionalità, ha osservato le tecniche di seduzione delle accompagnatrici, ha ammirato le qualità pedatorie dei calciatori che si esibiscono quotidianamente sul bagnasciuga, ha chiacchierato con centinaia di avventori. Da lì è anche partito per raggiungere le più svariate mete brasiliane, molte delle quali sono riprese negli articoli ora raccolti in questo volume.
Indice
Bahia Sensual
Il bar sulla spiaggia. E Cicero l'immortale
La terra della World music
Verso le elezioni del 2006
Carnevale a Bahia. Il Lavagem de Itapuã
Spiagge roventi al Morro de São Paulo
Il Pelourinho. Imprigionato nel suo cliché
Foz de Iguaçu. In cerca del tucano
La capoeira. Via di fuga dalla miseria
Ouro Preto. Troppe chiese nel Far West
La Costa del cacao
La pesca della tainha
Jericoacoara. Il paradiso che non c'è
La lattina diventa etnochic
Le magie di Bahia
Rio de Janeiro 2014. Lutto nazionale al Mondiale
Cangaceiros del sertão
Caro Brasile
SEME DI METALLO
Questo romanzo racconta la storia della nascita della più grande fabbrica di alluminio italiana, la Montecatini, e del folle Isidoro che la preannunciò. Dice anche della lotta tra i contadini e gli operai innescata dalla nascita dello stabilimento.LA CRITICA AL ROMANZO
«Noir d'autore, con scrittura netta e precisa come il taglio di un bisturi, il romanzo di Barozzi mantiene un'andatura costante che per contrasto aumenta nel lettore un disagio che si fa asfissia fino a un finale rocambolesco e nervoso, rapido e parzialmente atteso, che riprende la bellezza di certi passi messianici disseminati nel libro». (Laura Caroniti, Lankelot.eu)
«Un racconto alla David Lynch che può essere accompagnato dalle musiche di Badalamenti e Antony and the Johnson». (L’Arena di Verona)«Un noir duro e teso […]. Con linguaggio secco e efficace racconta non solo di delitti e caccia all’uomo, di misteri e sospetti, ma rimette in gioco quel mondo del lavoro che portò a Mori e nel Trentino la Montecatini». (Trentino, Alto Adige, Corriere delle Alpi)
«Amara è la storia del protagonista […]; duro è l’ambiente, ruvidi i personaggi, pregni di una violenza che pervade l’esistente». (Silvia Bruno, L’Adige)
Pubblicato per la prima volta nel 2006, e salutato dalla critica con recensioni molto positive ('Un noir alla Lynch" titolava ad esempio il quotidiano Arena di Verona), Seme di metallo è stato riproposto nella versione ebook in occasione del trentennale della chiusura dello stabilimento Montecatini (1983-2013).
Vi si narrano le vicende del vagabondo Isidoro Cavada che nel 1918 arriva in Trentino, a Mori, un borgo agricolo situato tra il bosco e le acque del fiume Adige. Gli abitanti vivono esistenze dure, scandite dai ritmi del lavoro nei campi, della cura del grano, del tabacco, dei bachi da seta, della messa, delle discussioni alla taverna e l’arrivo di questo forestiero li inquieta: sconosciuto, non frequenta la chiesa, non lavora, non aiuta nessuno. Compare e scompare quasi fosse un’ombra, un fantasma. Non parla, salvo quando predice una maledizione che i paesani non comprendono. Per tutti è un ladruncolo svitato da cui star alla larga.
Ma nel 1927, quando allo stagno viene trovato il cadavere stuprato di una ragazza del luogo, gli abitanti del paese sanno con esattezza ciò che devono fare. Inizia così una caccia all’uomo, una specie di missione biblica, il cui epilogo farà emergere il lato violento, meschino e carico di squallidi segreti di quel mondo così distante dalla contemporanea realtà cittadina.
A intreccio, raccontate per flash di memoria, la nascita, la vita e la morte della fabbrica, la maledizione che Isidoro aveva preannunciato.
Infatti, già vent’anni fa l’enogastronomia cominciava a dilagare ed aveva generato il ‘Mostro culinario’ mentre il più furbo navigava in rete e sapeva di tutto, ad eccezione delle attività extraconiugali della moglie ne ‘L’internauta tuttologo’. Epperò resistevano da lustri - e resistono tutt’ora - il ‘Bar dela tetona’, la barista maggiorata e le discussioni sportive dal barbiere, il ‘Gotha della teoria del calcio’. Imperversavano già pure le doppie morali, incarnate dal barista – razzista e saccente – che perde la memoria quando deve battere ‘Lo scontrino’. Durano ancor oggi, imperterrite, anche le promesse elettorali e gli elettori approfittatori di ‘Millantatori alla riscossa’ e, purtroppo, anche le disfunzioni croniche, sbertucciate ne ‘I pendolari delle FFSS’.
‘Voci dalla strada’ è stata la dissacrante rubrica settimanale che Maurilio Barozzi ha tenuto sul quotidiano «l’Adige» di Trento a cavallo tra il 1999 e il 2000. Talvolta esilaranti, talvolta invece molto amari, questa serie di articoli/racconto gettano uno sguardo ironico e disincantato sulla realtà che descrivono.
Include anche 'By night - L'inchiesta sul mondo della notte'
Pubblicato per la prima volta nel 2003 da Giunti, il romanzo Spagna racconta la storia del giovane Sam che a Barcellona, durante il Capodanno del Millennio, s'innamora di una misteriosa ragazza. Sullo sfondo di una Spagna arida e impassibile, il destino trascina così Sam in un inseguimento folle, senza tempo, immerso nelle leggende del luogo e negli incontri più stravaganti. Una ricerca che, dopo essere rimasto orfano e privo di ogni legame affettivo con la propria terra, assumerà i toni dell'ossessione. E lo condurrà lungo il cammino della speranza, verso Santiago de Compostela. Sulle orme di quella donna.
Come ha scritto l’inserto Tuttolibri della Stampa, questo romanzo «è come l’inseguimento di un sogno» dove Maurilio Barozzi si affida ai cliché più resistenti della Spagna – passione, flamenco, corrida, fede – per raccontare una storia di transitorietà e di delusioni. Una storia che, narrata con scrittura visionaria, trabocca surreale e libera l’autore della necessità di dare una risposta definitiva alle domande che apre. Il libro è stato segnalato da Meridiani Le Grandi vie - Il Cammino di Santiago (2 nov. 2004) tra i quattro romanzi consigliati sulla Via di Santiago de Compostela.
LA CRITICA AL ROMANZO
«E' come l'inseguimento di un sogno che si trasforma in un ottimo pretesto per descrivere paesaggi e figure umane con grande cura dei dettagli».(La Stampa/Tuttolibri)
«Un pellegrinaggio folle e ricco di imprevisti».(Diario)
«Attento e intelligente visitatore […] Maurilio Barozzi unisce un’apprezzabilissima sensibilità nello scavare nella malinconia e nell’incertezza dell’animo umano».(Trentino, Alto Adige, Corriere delle Alpi)
«Narrata con scrittura visionaria che mantiene sempre in bilico tra realtà e sogno, questa è una storia di amore e morte». (L’Adige)
«Una sorta di western crepuscolare che riprende il tema del viaggio come iniziazione, dell'ovest come miraggio e della frontiera intesa come fine della terra: il confine assoluto e mitico che nel contempo lega e distingue l'uomo e il suo destino». (Brescia Oggi)
«In una Spagna palesemente riconoscibile nelle sue più oleografiche caratteristiche - flamenco, passionalità, corrida e fede religiosa per citarne solo alcune - Barozzi ha abilmente ambientato una coinvolgente storia d'amore». (Gazzetta di Parma)