● l’apparecchio con le 2 antenne da avvitare sul retro;
● l’alimentatore esterno dotato di connettore DC femmina, da collegare nella parte posteriore del dispositivo;
● l’adattatore (con relativo sticker per un migliore bloccaggio) che consente di trasformare la Nano-SIM in Micro-SIM, visto che lo slot del router è in grado di ospitare solo quest’ultimo tipo di SIM card;
● un cavo Ethernet, lungo circa 1 m, recante ad entrambe le estremità un connettore maschio “RJ45”;
● la guida rapida per l’installazione, tradotta anche in italiano. Il manuale completo può essere scaricato dal sito web del produttore, ma, purtroppo, è solo in inglese.
L’etichettatura è esaustiva ed include una serie di simboli impressi sulla confezione; l’economia della presente trattazione non mi consente di passarli tutti in rassegna, per cui mi soffermo soli sui più rilevanti. Compare, innanzitutto, il logo attestante il rispetto della direttiva europea “RoHS”, la quale impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose (piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.) e presuppone l’obbligo della marcatura “CE”, che è anch’essa presente. Vi è poi l’emblema della conformità “EAC” (EurAsian Conformity), indispensabile per la commercializzazione di un prodotto nei Paesi aderenti all’Unione Economica Eurasiatica (la c.d. “UEE”, che comprende Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan), che attesta il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza, per la tutela della persona e dell’ambiente, previsti dai Regolamenti Tecnici della predetta alleanza economica. Abbiamo, infine, numerosi simboli afferenti alla sostenibilità ambientale, tra cui vale la pena di segnalare il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce ed accompagnato da un sottostante segmento pieno orizzontale, che ricorda l’obbligo di non gettare i rifiuti elettrici ed elettronici (i c.d. “RAEE”) tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica.
Aperta la confezione, l’esemplare ricevuto, tanto sotto l’aspetto strutturale quanto sotto quello funzionale, è fedelmente rispondente ai contenuti testuali e fotografici della pagina Amazon, dove il prodotto viene illustrato in maniera talmente puntuale ed organica da far risultare inutile una mia ulteriore descrizione particolareggiata. Per tale motivo, mi limito a riportare le impressioni maturate in queste settimane di utilizzo, nella speranza che possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo sia o meno congeniale alle sue esigenze.
L’apparecchio è caratterizzato da una carcassa in ABS di colore nero, la cui zona superiore lucida non dissimula molto bene le impronte, al contrario dei restanti settori, che, invece, sono opachi e con la loro finitura rugosa garantiscono una buona presa, che facilita lo spostamento del dispositivo. La plastica, pur non risultando molto consistente, sinora ha rivelato una buona solidità, testimoniata da una valida resistenza sia agli urti che ai graffi. Altrettanto soddisfacente è risultato l’isolamento termico, ratificato dalla totale insensibilità alla temperatura ambientale e dall’assenza di episodi di surriscaldamento in caso di utilizzo prolungato; fenomeni, questi ultimi, che sono scongiurati anche dalla presenza di numerose godronature sul fondo, che agevolano la dissipazione del calore.
Osservando attentamente quest’involucro polimerico, che non esala cattivi odori di lavorazione e che sulla mia persona non ha innescato reazioni allergiche, emerge una certa cura manifatturiera, avvalorata dall’assenza di difetti evidenti; ad occhio nudo, non c’è nemmeno l’ombra di bave, bolle, graffi, opacità, sbaffi di colore od altre lampanti imperfezioni; l’assemblaggio dei vari componenti risulta, inoltre, inappuntabile, come dimostrano la perfetta sigillatura a prova di polvere e l’inesistenza di giochi o di traballamenti.
Il router è abbastanza compatto; misura all’incirca17,5 x 12,5 x 3,4 cm e pesa attorno ai 200 g. Tali requisiti strutturali ne facilitano gli spostamenti ed il trasporto, il quale è reso agevole anche dalle antenne pieghevoli e amovibili. La sua stabilità sul piano d’appoggio può essere migliorata applicando degli inserti autoadesivi di gomma (non in dotazione) sul fondo, il quale reca due piedini in plastica, che non assicurano molta fermezza, ma che, comunque, non rovinano la superficie con la quale entrano in contatto. La presenza di 2 asole, sempre nella zona inferiore, permette, inoltre, un’eventuale installazione a parete.
Per iniziare ad usare l’apparecchio sono sufficienti i pochi e semplici passaggi illustrati dalla guida rapida. Dopo aver montato le antenne, basta inserire la “Micro-SIM card” (o la “Nano-SIM card” con l’adattatore fornito) nell’apposito slot ed eseguire, tramite web o attraverso l’app “Theter”, scaricata su dispositivo Android o iOS, l’intuitiva e rapida configurazione plug & play, la quale non prevede l’inserimento dei parametri di configurazione APN, che vengono rilevati automaticamente (almeno così è stato nel mio caso, tanto con Iliad quanto con Vodafone). Giova sottolineare che questa versione “5.0” del TL-MR6400 non è dotata di un tasto per l’accensione e lo spegnimento, quindi, una volta collegato alla rete elettrica, il dispositivo entra in funzione. Può, invece, essere disabilitata la connessione wireless, agendo sull’apposito pulsante presente sul retro, il quale è collocato sopra a quello per il ripristino delle impostazioni di fabbrica (il c.d. “reset”, che può essere realizzato anche tramite il pannello di controllo del router).
Pur non essendo particolarmente esperto nel campo, senza alcuna difficoltà sono riuscito a creare una rete domestica, senza avvalermi di tutte le funzionalità disponibili (tra cui, il “parental control”, il “quality of service”, la “rete ospiti”, ecc.). Ho connesso i device portatili (il notebook, il tablet, lo smartphone, ecc.) in modalità wireless, e il pc desktop, la stampante e la smart tv alle porte “LAN Fast Ethernet” presenti sul retro. Ho usato, invece, la quarta porta, l’unica “LAN-WAN”, per il collegamento in cascata al modem della linea fissa della mia abitazione, in modo da avere una connessione 4G di back-up, che, come ho appurato, entra automaticamente in funzione in caso di défaillance della prima.
Abitando in un’unità immobiliare disposta su 2 livelli, per far sì che il segnale arrivasse con una buona intensità anche negli ambienti più lontani dal router, gli ho abbinato un “range extender” (sempre della TP-Link), servendomi del tasto “WPS”, il quale, collocato sul retro, è lo stesso che attiva la funzione “reset”. In questo caso, però, va pigiato per circa 2 secondi (non di più, altrimenti si rischia di ripristinare le impostazioni di fabbrica), dopodiché, per completare l’operazione, avremo attorno ai 2 minuti, durante i quali ci sarà il lampeggio del led “wireless”, che, come tutti gli altri, è collocato nella zona superiore e risulta ben visibile, grazie alla sua vivida luce bianca fredda.
Nelle numerose prove che sinora ho esperito non ho mai avuto problemi a connettermi al router, a prescindere che abbia utilizzato il cavo, la normale modalità wireless oppure il tasto “WPS”. Ogni volta la connessione si è rivelata piuttosto affidabile e lo speedtest ha quasi sempre fornito valori di ping incoraggianti; nello specifico, pressapoco sovrapponibili a quelli rilevati con un apparecchio NETGEAR di fascia più elevata, nel quale ho provveduto ad inserire la medesima SIM card, dopo averlo collocato nella stessa posizione dell’altro.
§. Le considerazioni finali.
Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che l’articolo in parola sia realizzato con materiali di buona qualità, destinatati a durare nel tempo. Quest’apprezzabile valore costruttivo, associato al ragguardevole bagaglio funzionale, tecnologicamente evoluto ma (tutto sommato) di facile utilizzo, giustifica, secondo me, pienamente il prezzo di 64,99 euro, a cui attualmente viene commercializzato; importo che, tra l’altro, reputo piuttosto concorrenziale.