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Oltre la democrazia. Sul perché la democrazia non conduca alla solidarietà , alla prosperità e alla libertà , ma sia causa di conflitti sociali, debiti... Copertina flessibile – 20 novembre 2012
Prezzo Amazon | Nuovo a partire da | Usato da |
- Lunghezza stampa178 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreUSEMLAB
- Data di pubblicazione20 novembre 2012
- ISBN-108890389265
- ISBN-13978-8890389269
Dettagli prodotto
- Editore : USEMLAB (20 novembre 2012)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 178 pagine
- ISBN-10 : 8890389265
- ISBN-13 : 978-8890389269
- Peso articolo : 460 g
- Recensioni dei clienti:
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Gli autori hanno saputo concentrare moltissime informazioni e valutazioni con una chiarezza, lucidità e precisione impressionante, a tratti anche angosciante nella disarmante semplicità con cui espongono fatti, dati e concetti gravosi.
Il testo è comprensibile a chiunque, gli autori in poche pagine sintetiche ed esaurienti, con un linguaggio semplice e scorrevole hanno saputo dissipare ogni dubbio sull'argomento, purché il lettore sia stato attento ed abbia voluto comprendere.
Lettore che forse già in parte sapeva ed aveva capito quale fosse la situazione, ma per consuetudine, pigrizia ed indolenza, preferiva posticipare ogni assunzione di responsabilità e dilatare qualsiasi impegno e ricerca di alternative, condizione emblematica dell'italiano medio.
Forse anche dopo aver letto questo libro si tenderà a nicchiare, ma lo si farà con qualche inquietudine in più, prestando più attenzione ad argomenti e richiami a sfondo libertario.
Recensione copiata dal Blog di Claudio Martinotti Doria
Per quanto gli autori chiariscano che si tratta di un'opera divulgativa da non paragonarsi a titoli accademici come "Democrazia: il Dio che ha fallito" di Hans-Hermann Hoppe (ma anzi finalizzata a riempire un vuoto lasciato da queste ultime), ritengo che "Oltre la democrazia" sia una lettura eccessivamente leggera. Titoli come "La tragedia dell'euro" (sempre edito da Usemlab) pur rivolti a un pubblico non specializzato sono comunque impegnativi e ben strutturati mentre "Oltre la democrazia" fa uso di un linguaggio colloquiale che inevitabilmente porta a banalizzazioni e continue ripetizioni dei medesimi concetti. Manca inoltre un approccio metodico alla materia fatto di riferimenti e tesi articolate ai quali si preferisce un continuo sciorinare di esempi non ben contestualizzati e non abbastanza specifici. Testo divulgativo significa indirizzato a un ampio pubblico che non sia specializzato nella materia trattata, non tanto banale e semplice da sacrificare la qualità e l'efficacia del messaggio.
Ritengo che la parte del libro dedicata a smontare i miti della democrazia (oltre metà del testo) sia troppo ampia. La crisi della democrazia per come la conosciamo oggi è sotto gli occhi di tutti, nessuno ormai si sogna di dire che il governo del popolo porti a un'equa e giusta prosperità per ognuno, soprattutto nei paesi mediterranei (l'esempio italiano è uno dei più citati nel libro, ma non sono riuscito a capire se è così nel testo originale o se è stata una modifica voluta dagli autori per l'edizione italiana). Ma come sappiamo bene i popoli vogliono la democrazia perché la contrappongono alla dittatura e scelgono quindi il male minore. L'espressione che meglio identifica questo stato di cose è stata coniata da Winston Churchill: la democrazia è la peggior forma di governo possibile, eccetto tutte quelle che l'hanno preceduta.
Segue quindi quello che dovrebbe essere il fulcro del libro: l'alternativa alla democrazia che non sia una dittatura. Purtroppo gli autori hanno deciso di relegare poche pagine a questo tema, meno della metà rispetto a quelle dedicate alla confutazione dei miti della democrazia. Si ha un'infarinatura del come potrebbe funzionare un mondo diviso in microsocietà in cui domina il principio di autodeterminazione dell'individuo, libero di scegliere dove vivere tra strutture sociali con forme di governo in competizione tra loro secondo le regole del libero mercato. E' un'ipotesi davvero affascinante e suggestiva ma poiché il libro non entra minimamente nei dettagli il lettore tende a considerarla come un'utopia e niente di più. E' sull'approfondimento di questa visione del mondo che gli autori avrebbero dovuto puntare, non solo sull'evidenziare difetti della democrazia peraltro già noti a quasi tutti. Per fare un esempio gli autori parlano del fatto che gli unici doveri dell'uomo sono quelli di non esercitare violenza fisica, furto o frode sul prossimo o sul suo inalienabile diritto di proprietà . Perfetto, ma in un contesto del tutto deregolamentato chi si preoccupa di determinare in cosa consistono violenza fisica, furto o frode? Qual è la terza parte che decide chi ha ragione in un contenzioso in merito a una presunta violazione di questi tre diritti? Chi li fa rispettare questi diritti se non esistono norme comuni? Non dico che a queste domande una democrazia sappia rispondere bene (in molti paesi democratici, tra cui l'Italia, vige infatti l'incertezza del diritto e della pena), e non dico nemmeno che un libertario non mi sappia rispondere, ma semplicemente avrei voluto che fosse il libro a colmare questa lacuna. Lacuna che è solo un esempio delle numerose domande a cui il testo non prova neanche a rispondere.
In sintesi, se conoscete già Usemlab è probabile che questo libro non vi dica nulla che già non sappiate, peraltro con un linguaggio davvero troppo basilare. Da comprare solo per poterlo regalare a chi è totalmente a digiuno del concetto di libertà , ma anche in questo caso è probabile che al lettore rimarranno più dubbi che speranze.
Tutti siamo cresciuti convinti che le uniche alternative alla democrazia siano le dittature.
Questo libro, molto ben scritto, ne presenta tutti i limiti.
Scritto benissimo, di facile lettura.
Certo, bisogna approcciarvisi con la mente aperta e disposti a mettere in discussione quanto abbiamo pensato fosse vero sino ad oggi.
Come tutti i testi Usemlab, ha una marcia in più.
Ne consiglio la lettura a tutti.
DÃ una speranza, ma fa rendere conto anche che siamo lontanissimi dall'uscita dalle tenebre...