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Get dirty. Il sapore della vendetta. Ediz. tie-in Copertina rigida – 3 novembre 2020
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- LinguaItaliano
- EditoreDe Agostini
- Data di pubblicazione3 novembre 2020
- Età di letturaDa 14 anni in su
- Dimensioni14.7 x 3.6 x 21.8 cm
- ISBN-108851182620
- ISBN-13978-8851182625
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Dettagli prodotto
- Editore : De Agostini (3 novembre 2020)
- Lingua : Italiano
- ISBN-10 : 8851182620
- ISBN-13 : 978-8851182625
- Peso articolo : 500 g
- Dimensioni : 14.7 x 3.6 x 21.8 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 336,788 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 341 in Suspense per ragazzi
- n. 594 in Mistero e thriller per ragazzi
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Recensito in Italia il 20 novembre 2020
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riesco a scrivere finalmente la recensione di un romanzo che ho letto circa un mese fa, si tratta di “Get Dirty: il sapore della vendetta”, secondo volume della serie thriller/new adult di Gretchen McNeil, “Don’t Get Mad”.
Precedentemente abbiamo conosciuto le quattro protagoniste della serie, Kitty, Margot, Bree e Olivia, studentesse di una scuola esclusiva, la Bishop DuMaine, dove vige la legge del più forte, ricco e facoltoso, dove gli studenti che non hanno i requisiti giusti vengono esclusi o, ancora peggio, bullizzati.
Le ragazze non hanno nulla in comune tra loro, non frequentano lo stesso gruppo di amici né si frequentano all’interno della scuola; quello che le accomuna è una forte sete di giustizia, di rivalsa nei confronti di chi è ignobile e senza pietà nei confronti dei più deboli.
Avevano cominciato, così, a vendicarsi con piani studiati e perfetti che non riconducevano al loro club segreto, il “DGM”.
Poi, però, le cose sono iniziate a degenerare…
Questo secondo volume riprende con Margot in coma in ospedale dopo l’aggressione subita e Bree, nei guai con la giustizia per essersi presa alcune colpe per salvare le amiche segrete.
Rimangono solo Kitty e Olivia a contrastare l’operato di un misterioso killer che sta seminando il panico nella scuola, riversando tutta l’attenzione e la responsabilità dei delitti sul “DGM”.
Le due ragazze, nonostante si sentano perse senza le amiche, cercano di indagare sugli omicidi e sulla vera identità del killer come possono, prendendo decisioni a volte discutibili, altre al limite del pericolo.
Molto d’aiuto sarà Bree che, nonostante la reclusione forzata, farà di tutto per essere affinché le sue amiche passano da carnefici a vittime.
Riusciranno a scoprire chi sta dietro agli omicidi che portano la loro firma?
"Kitty guardò le tre facce sorridenti che aveva davanti. Non aveva idea di cosa il futuro avrebbe riservato alla DGM, ma una cosa la sapeva di certo: la loro amicizia sarebbe durata nonostante tutto."
Ribadisco per la seconda volta che da tempo non mi capitava tra le mani un romanzo come questo, uno young adult così ben scritto e con una storia così intrecciata, consistente, che funzioni e, soprattutto, faccia “click” ad ogni tassello che si incastra.
L’autrice, ancora una volta, con uno stile d’impatto, un linguaggio ricco e tagliente, una narrazione veloce e sferzante, ha creato un romanzo di ottimo livello che, oltre a narrare una storia ricca di mistero e colpi di scena, dove, alla fine, nulla è come sembra, è riuscita a portare sul vassoio argomenti importanti come il bullismo, il classismo, l’isolamento e il buio che si annida nel mondo degli adolescenti.
Mentre nel primo romanzo conosciamo le quattro protagoniste, il mondo in cui vivono, le ingiustizie che lo popolano, il modo in cui nasce il loro progetto di punire il bulli con la loro stessa moneta e di come questo progetto venga preso e utilizzato contro di loro da un personaggio misterioso che utilizza la loro firma, nel secondo e ultimo romanzo della duologia, andremo più a fondo.
Infatti, ci addentreremo maggiormente nelle dinamiche di gruppo e nella mente delle protagoniste, saremo catapultati nella vicenda già nel vivo dello svolgimento, visto che riprende da dove l’abbiamo lasciata.
E la cosa che mi ha fatto più impazzire e accanirmi nella lettura per terminarlo in fretta è che, sebbene lo svolgimento sia lineare, che le dinamiche siano chiare, a volte prevedibili, io sono riuscita a dubitare di tutto e di tutti, cambiando idea ad ogni capitolo su un personaggio piuttosto che un altro.
Ecco, forse il tema fondamentale di questo romanzo potrebbe, volendo, essere proprio questo, cioè il continuo sospetto, la mancanza di fiducia che si viene a creare quando chiunque ti circondi può essere il violento carnefice che si accanisce sul tuo gruppo, sulle persone che ami.
L’unica cosa che rimane certa, nonostante i tentativi dell’autrice di sviarci, è l’amicizia tra le quattro ragazze, che è un’amicizia pura e disinteressata.
Non capite quanto mi stia risultando complicato trattenermi per evitarvi spoiler, presa dalla foga di scrivere ne lascio uno qui e uno lì e poi cancello e modifico.
Che dirvi? Se avete letto il primo libro non potete perdere il secondo e se non conoscete la serie allora dovete assolutamente darle una possibilità, non ve ne pentirete.
Buona lettura.
Margot è in coma, Bree è agli arresti; Olivia e Kitty ora sono sole e devono cercare di capire chi sta minacciando la DGM, ma soprattutto il loro obiettivo principale è scovare l’assassino. Non saranno le uniche a dover combattere questa volta, perché quest'ultimo ha alzato la posta in gioco e sta iniziando a colpire anche le persone a cui loro tengono. Tuttavia, la DGM riceverà l'aiuto da parte di John, Ed, Logan e Donte uniti contro questo nemico sempre in agguato.
«Per lui non è abbastanza distruggerci la vita» spiegò Olivia.
«Vuole annientare tutto ciò che amiamo.»
Non è facile parlare di questo secondo libro, ho troppa paura di fare spoiler.
Bree, Margot, Kitty e Olivia sono il collante di questa storia. Come ho detto già nel primo volume, non potrebbero essere più diverse se non per un elemento importante che le lega: l’amicizia.
Durante questa lettura vediamo come il loro rapporto sia diventato più affiatato e quanto siano sempre più unite nell'interno di fermare questa minaccia. L'autrice ci ha dato modo di conoscere queste quattro ragazze più a fondo e di farci capire come mai, nonostante le diversità, avessero comunque fondato la DGM.
Bree è il personaggio che ho preferito maggiormente: lei è la ragazza ribelle che cerca in tutti i modi di uscire dagli schemi per contrastare la sua famiglia. Ho amato il suo rapporto con John.
La presenza di Margot è minore rispetto alle altre perché è in coma, ma devo ammettere che già mi piaceva dal primo libro. Mi sono rispecchiata molto nel suo carattere insicuro e fragile.
Olivia sembra avere una vita perfetta. E' bellissima ed è una delle ragazze più popolari della scuola, ma la vita è fatta anche di apparenza, infatti Olivia è anche quella ragazza che si prende cura di sua madre quando torna a casa.
Kitty è la leader del gruppo, fa parte del corpo studentesco ed è un’atleta. Purtroppo è quella che ho compreso meno del gruppo e con cui non sono riuscita ad entrare in sintonia al 100%.
In entrambi i libri, abbiamo conosciuto personaggi secondari che in questo vengono approfonditi in Get Dirty.
John è colui che ho amato di più, è il migliore amico/fidanzato di Bree ed è stato bello vedere come lui si prenda cura di lei e cerchi di proteggerla in ogni situazione.
L’altro personaggio che ho amato è Ed, il ragazzo che a scuola cerca in tutti i modi di fare soldi illegalmente tramite il corpo studentesco. All’apparenza può sembrare un ragazzo superficiale, invece, vediamo come cerca di aiutare in tutti i modi, soprattutto Margot.
«C’è sempre qualcuno che si fa male» disse Bree. «A volte se lo merita, a volte no. Ma non dovete pensare mai, neanche per un secondo, di essere innocenti al cento per cento.»
L’autrice è stata brava a tenermi sulle spine. Lo stile narrativo è molto fluido e la lettura non ha mai punti morti. La narrazione si alterna tra i quattro punti di vista delle protagoniste e questa volta ci permette di conoscere meglio i personaggi. La lettura è piena di suspense e questa è la caratteristica che mi ha tenuta incollata alle pagine, perché non sono riuscita a capire chi era l’assassino fino alla fine; l’autrice è stata bravissima a confondermi le idee.
Get Dirty è un libro che tratta di varie tematiche come l' amicizia, l' amore e il bullismo. Questi tre elementi messi insieme hanno creato un libro veramente bello, che fa riflettere tantissimo.
L’amicizia è il tassello fondamentale di questa storia, perché grazie a questo legame i nostri protagonisti sono riusciti a superare tutto questo insieme. A differenza del primo libro che mi aveva un po' deluso, questo secondo volume ha fatto centro. Non è un libro perfetto, però sono riuscita a stare con il fiato sospeso fino alla fine.
Quindi, in conclusione lettori, se siete appassionati a libri con molti colpi di scena, con una parte suspense e una parte romantica e divertente questo è il libro che fa per voi!
Kitty guardò le tre facce sorridenti che aveva davanti. Non aveva idea di cosa il futuro avrebbe riservato alla DGM, ma una cosa la sapeva di certo: la loro amicizia sarebbe durata nonostante tutto. «Non ti arrabbiare» disse Kitty, ricacciando indietro le lacrime. «Vendicati!»

Recensito in Italia 🇮🇹 il 20 novembre 2020
Margot è in coma, Bree è agli arresti; Olivia e Kitty ora sono sole e devono cercare di capire chi sta minacciando la DGM, ma soprattutto il loro obiettivo principale è scovare l’assassino. Non saranno le uniche a dover combattere questa volta, perché quest'ultimo ha alzato la posta in gioco e sta iniziando a colpire anche le persone a cui loro tengono. Tuttavia, la DGM riceverà l'aiuto da parte di John, Ed, Logan e Donte uniti contro questo nemico sempre in agguato.
«Per lui non è abbastanza distruggerci la vita» spiegò Olivia.
«Vuole annientare tutto ciò che amiamo.»
Non è facile parlare di questo secondo libro, ho troppa paura di fare spoiler.
Bree, Margot, Kitty e Olivia sono il collante di questa storia. Come ho detto già nel primo volume, non potrebbero essere più diverse se non per un elemento importante che le lega: l’amicizia.
Durante questa lettura vediamo come il loro rapporto sia diventato più affiatato e quanto siano sempre più unite nell'interno di fermare questa minaccia. L'autrice ci ha dato modo di conoscere queste quattro ragazze più a fondo e di farci capire come mai, nonostante le diversità, avessero comunque fondato la DGM.
Bree è il personaggio che ho preferito maggiormente: lei è la ragazza ribelle che cerca in tutti i modi di uscire dagli schemi per contrastare la sua famiglia. Ho amato il suo rapporto con John.
La presenza di Margot è minore rispetto alle altre perché è in coma, ma devo ammettere che già mi piaceva dal primo libro. Mi sono rispecchiata molto nel suo carattere insicuro e fragile.
Olivia sembra avere una vita perfetta. E' bellissima ed è una delle ragazze più popolari della scuola, ma la vita è fatta anche di apparenza, infatti Olivia è anche quella ragazza che si prende cura di sua madre quando torna a casa.
Kitty è la leader del gruppo, fa parte del corpo studentesco ed è un’atleta. Purtroppo è quella che ho compreso meno del gruppo e con cui non sono riuscita ad entrare in sintonia al 100%.
In entrambi i libri, abbiamo conosciuto personaggi secondari che in questo vengono approfonditi in Get Dirty.
John è colui che ho amato di più, è il migliore amico/fidanzato di Bree ed è stato bello vedere come lui si prenda cura di lei e cerchi di proteggerla in ogni situazione.
L’altro personaggio che ho amato è Ed, il ragazzo che a scuola cerca in tutti i modi di fare soldi illegalmente tramite il corpo studentesco. All’apparenza può sembrare un ragazzo superficiale, invece, vediamo come cerca di aiutare in tutti i modi, soprattutto Margot.
«C’è sempre qualcuno che si fa male» disse Bree. «A volte se lo merita, a volte no. Ma non dovete pensare mai, neanche per un secondo, di essere innocenti al cento per cento.»
L’autrice è stata brava a tenermi sulle spine. Lo stile narrativo è molto fluido e la lettura non ha mai punti morti. La narrazione si alterna tra i quattro punti di vista delle protagoniste e questa volta ci permette di conoscere meglio i personaggi. La lettura è piena di suspense e questa è la caratteristica che mi ha tenuta incollata alle pagine, perché non sono riuscita a capire chi era l’assassino fino alla fine; l’autrice è stata bravissima a confondermi le idee.
Get Dirty è un libro che tratta di varie tematiche come l' amicizia, l' amore e il bullismo. Questi tre elementi messi insieme hanno creato un libro veramente bello, che fa riflettere tantissimo.
L’amicizia è il tassello fondamentale di questa storia, perché grazie a questo legame i nostri protagonisti sono riusciti a superare tutto questo insieme. A differenza del primo libro che mi aveva un po' deluso, questo secondo volume ha fatto centro. Non è un libro perfetto, però sono riuscita a stare con il fiato sospeso fino alla fine.
Quindi, in conclusione lettori, se siete appassionati a libri con molti colpi di scena, con una parte suspense e una parte romantica e divertente questo è il libro che fa per voi!
Kitty guardò le tre facce sorridenti che aveva davanti. Non aveva idea di cosa il futuro avrebbe riservato alla DGM, ma una cosa la sapeva di certo: la loro amicizia sarebbe durata nonostante tutto. «Non ti arrabbiare» disse Kitty, ricacciando indietro le lacrime. «Vendicati!»

Libro conclusivo di questa dilogia, per fortuna non ho dovuto aspettare troppo perché la conclusione di Get even mi aveva lasciata in sospeso.
Ritroviamo quindi le nostre DGM, Kitty, Bree, Margot e Olivia, che devono a tutti i costi trovare chi ci sia dietro gli omicidi alla Bishop duMaine, anche perché le loro vite sono in pericolo!
Questo secondo libro l'ho trovato di nuovo molto accattivante, mi è piaciuta molto la componente investigativa. Ammetto di aver indovinato il colpevole a metà libro, ma alcune questioni sono state proprio una rivelazione.
Ho trovato che Get dirty abbia una denotazione romance più spiccata rispetto a Get even, le dinamiche accennate nel libro precedente qui hanno una loro evoluzione. Credo che questo particolare possa essere maggiormente apprezzato soprattutto dai ragazzi più giovani, target del libro.
Mi è piaciuto specialmente una tematica che emerge da questa seconda lettura: anche i bulli possono avere problemi, anzi forse proprio per questo motivo hanno determinate reazioni. Giudicare a priori è sempre sbagliato, spesso dietro comportamenti problematici ci sono dinamiche private o familiari molto tese.
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