Il Fire TV Stick, modello “Lite”, è la versione “entry level” (o, se si preferisce, “low cost”) di questo diffusissimo prodotto a marchio “Amazon”, che viene commercializzato in 4 diverse “varianti”😨 (mi scuso per l’utilizzo di questo lemma, che, ormai da oltre 2 anni, associamo a ben altro contesto). Ha ben poco da invidiare alla versione immediatamente successiva (quella “base”, la più venduta, denominata semplicemente “Fire TV Stick”), la quale è solo dotata di un telecomando più “performante”, che, a differenza di quello della “Lite”, permette anche di accendere e spegnere i dispositivi compatibili (TV e soundbar), nonché di regolarne il volume, senza dover ricorrere al loro telecomando originario. Per il resto i due modelli, la cui differenza di prezzo è di 10 euro, sono perfettamente identici:
― condividono lo stesso processore Quad-core da 1,7 GHz e la medesima GPU “IMG GE8300”;
― entrambi supportano in uscita la risoluzione “Full HD” (1080p fino a 60 fps) e gli stessi formati video e audio;
― tutti e due hanno 8 GB di memoria interna per app e giochi:
― montano la stessa scheda Wi-Fi dual band a doppia antenna (MIMO), che, soprattutto se si utilizza la banda a 5 GHz, permette una riproduzione in streaming più rapida e con meno interruzioni della connessione rispetto alla connessione Wi-Fi tradizionale;
― sono equipaggiati con l’identico modulo Bluetooth 5.0 Low Energy, che permette l’associazione di diffusori, cuffie, controller di gioco e molti altri device Bluetooth compatibili.
Il dispositivo viene recapitato in una scatola di cartoncino riciclabile, accuratamente stabilizzato assieme ai suoi accessori per mezzo di una compartimentazione cartonata. Questo tipo di packaging, grazie anche all’impiego di pellicole protettive e buste di polietilene a bassa densità, in cui sono sigillati i singoli componenti che costituiscono la dotazione, offre una valida protezione avverso i vari agenti esterni, che possono concretizzarsi in fase di stoccaggio e di trasporto; in particolare, la polvere, la muffa e l’umidità delle quali, in effetti, non ho trovato traccia. All’interno della confezione, oltre all’apparecchio dotato di connettore maschio “HDMI” e di connettore femmina USB “micro-B” per la sola alimentazione, reperiamo:
● il telecomando dotato di microfono integrato, che consente di interagire con l’assistente vocale “Alexa”, non solo per cercare, avviare e controllare la riproduzione dei contenuti video, ma anche per monitorare il meteo, gestire le luci, guardare le immagini in diretta delle telecamere di sicurezza, ascoltare la musica in streaming, ecc. Lo accompagnano le 2 batterie “AAA” (le c.d. “ministilo”) necessarie per il suo funzionamento;
● un alimentatore con output da 5,0 W (5,0 V – 1 A), munito di cavo amovibile, lungo circa 150 cm, recante ad entrambe le estremità un connettore maschio USB, che, però, da un lato è di tipo “A” e va inserito, appunto, nell’alimentatore, e, dall’altro, è di tipo “micro-B” e va collegato alla chiavetta. Il fabbricante sconsiglia di collegare il cavo di alimentazione alla porta USB-A del televisore, anziché all’alimentatore fornito, sottolineando la possibilità di malfunzionamenti;
● una prolunga di circa 12 cm, dotata ad ambe le estremità di un connettore HDMI, che, però, da un lato è maschio e dall’altro è femmina. Il suo impiego serve per migliorare la connessione Wi-Fi e il segnale del telecomando; inoltre, permette di risolvere eventuali problemi collegamento alla porta HDMI del televisore, laddove non ci fosse spazio a sufficienza (ipotesi non improbabile, visto che che la chiavetta è ben più grande di una pen drive; misura, infatti, 86 x 30 x 13 mm);
● il manuale e le informazioni sulla sicurezza del prodotto, entrambi (anche) in italiano, i quali, grazie pure alla presenza di diverse raffigurazioni esplicative, risultano chiari ed esaurienti; sono, inoltre, validamente integrati da una guida rapida digitale, che l’acquirente riceve per posta elettronica.
Altrettanto intelligibile ed esaustiva si rivela l’etichettatura, la quale è correttamente impressa sia sull’imballaggio che sul dispositivo. Si articola in una serie di simboli, che accompagnano l’immancabile “Made in China”; l’economia della presente trattazione non mi permette di analizzarli singolarmente. Mi limito a rilevare la presenza de:
― la marcatura “CE”, che, come sappiamo, garantisce al consumatore la conformità a tutte le normative, vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato dell’oggetto (compresa la direttiva europea “RoHS”, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, come piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.). Ricordo a me stesso che, giusta l’art. 10 della Direttiva 2006/95/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico, su questo genere di merce la marcatura “CE”, non solo dev’essere visibile, facilmente leggibile e indelebile, ma deve necessariamente essere apposta sul prodotto e non solo sull’imballaggio, a meno che la prima soluzione non sia praticabile;
― l’emblema “UKCA” (ossia, “UK Conformity Assessed”), che, introdotto dopo la “Brexit”, assevera il rispetto dell’ordinamento britannico (in sostanza, è l’omologo della marcatura “CE”);
― i logi “RCM” (che sta per “Regulatory Compliance Mark”) e “RN-Z” (che sintetizza “New Zealand Radio Label” ), che, per gli apparecchi elettrici ed elettronici, asseverano l’osservanza degli standard fissati rispettivamente dalla normativa di settore australiana e da quella neozelandese, in materia di sicurezza, di compatibilità elettromagnetica e di radiocomunicazioni;
― il simbolo “Giteki”, che assevera la conformità dei dispositivi che implementano tecnologie radio/wireless (ad es., Wi-Fi, Bluetooth, Short Range Device, ecc.) agli standard tecnici fissati dal ministero degli affari interni e delle comunicazioni nipponico (il c.d. “MIC”), in base alla legge nazionale sulle radiocomunicazioni;
― l’emblema della casa che ci ricorda che l’apparecchio è adatto ad un utilizzo domestico;
― il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce (con la sottostante barra piena orizzontale, che dal 2019, in realtà, non è più necessaria), il quale, in ossequio alla “Direttiva WEEE”, ovvero la Direttiva della Comunità Europea 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ricorda l’obbligo di non gettare questo genere di rifiuti tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Sempre in tema di sostenibilità ambientale, compare anche il nastro triangolare di Möbius, il quale indica la riciclabilità del prodotto o della sua confezione e/o la loro realizzazione con materiali riciclati.
Il consumatore trova, inoltre, tutte le altre notizie di cui ha bisogno nella pagina Amazon, i cui contenuti testuali e fotografici descrivono l’articolo in maniera talmente puntuale ed organica, che sembra di averlo tra le mani. Data la piena rispondenza, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, dell’esemplare ricevuto a tale illustrazione, evito di fornirne una descrizione eccessivamente dettagliata, in quanto avrebbe buone possibilità di risultare ridondante e soporifera. Reputo più proficuo soffermarmi su alcuni dei suoi tratti essenziali, riportando, per lo più, le impressioni registrate sinora, nella speranza che possano servire a far comprendere al potenziale acquirente se risponde o meno alle proprie esigenze.
2️⃣ Le qualità strutturali e le doti tecniche.🔍🔬👨🏽💻
Osservando attentamente la chiavetta e i suoi accessori, emerge, innanzitutto, una certa acribia manifatturiera, testimoniata, innanzitutto, dall’assenza di lampanti difetti; non ci sono bave, bolle, graffi, opacità, sbaffi di colore o altre imperfezioni particolarmente evidenti; l’assemblaggio dei vari componenti risulta, inoltre, soddisfacente, come dimostrano il loro corretto allineamento e l’assenza di giochi, scricchiolî o traballamenti. Nello specifico, il corpo dello streaming stick è realizzato interamente in ABS nero, che ho appurato essere abbastanza resistente a urti, cadute e graffi. Questo materiale realizzativo è caratterizzato da una valida dissipazione del calore, testimoniata dalla totale assenza di episodi di surriscaldamento, e da un discreto isolamento termico, palesato dall’insensibilità alla temperatura ambientale. Il suo strato superficiale, opaco e rugoso, offre un ottimo “touch and feel” e dissimula piuttosto bene le ditate; garantisce, inoltre, una presa a prova di mani sudate, alla quale concorre in maniera significativa la conformazione a parallelepipedo del case. La maneggiabilità, insomma, è apprezzabile; merito pure della valida ergonomia e delle generose dimensioni del dispositivo, già evocate in precedenza. Entrambi i connettori di cui è munita la chiavetta sono accuratamente realizzati in alluminio apparentemente di buona qualità e i loro pin placcati risultano ben allineati. Questo spiega come mai non ho avuto alcun problema di collegamento meccanico: l’inserimento e l’estrazione sono sempre stati fluidi e il bloccaggio apprezzabile.
Effettuando i pochi e semplici passaggi, sapientemente illustrati sia nel manuale che nella mail inviatami da Amazon, in men che non si dica ho installato il dispositivo sul mio Sony Bravia da 32" del 2010, trasformandolo in una vera e propria smart tv con tutte le sue potenzialità. Con qualche giorno di utilizzo, mi sono reso conto che si possono vedere film e serie tv dei servizi di streaming online, ascoltare la musica di Spotify, dilettarsi con appassionanti videogiochi, scaricare e installare tutte le principali app per il sistema operativo Android TV (per un’elencazione, di tipo meramente paradigmatico, di queste applicazioni, basta dare un’occhiata ai loghi presenti sull’esterno della confezione, ritratto in una delle foto che ho allegato).
Nella chiavetta è installato “Amazon FireOS”, ovvero il sistema operativo mobile basato su Android prodotto da Amazon; per scaricare altre app, oltre a quelle già installate, non bisogna servirsi di “Play Store”, bensì utilizzare lo store interno del dispositivo, gestito direttamente da Amazon, dove sono disponibili oltre 4000 app. Laddove non fosse presente quella che ci occorre, si possono installare app “esterne” allo store Amazon (con i rischi che ne derivano😉) tramite file APK precedentemente scaricati sullo smartphone/tablet; la procedura, però, richiede un minimo di perizia.
La gestione dell’apparecchio avviene tramite il telecomando, il quale, come abbiamo già anticipato, grazie al suo microfono integrato, installato nella parte superiore, è in grado di interagire con Alexa. Questo controller, piuttosto compatto e leggero, è dotato di tasti abbastanza grandi e ben distanziati l’uno dall’altro, i quali, contraddistinti dallo specifico pittogramma che ne ricorda la funzione, risultano tutti agevolmente individuabili, comodamente raggiungibili e facilmente azionabili con le dita della stessa mano che lo impugna. Tali pulsanti godono, inoltre, di una buona sensibilità e la risposta al loro impulso, che ha un raggio d’azione soddisfacente, è fulminea, con tempi di latenza, che oserei definire pressoché nulli.
L’interfaccia tramite la quale si governa il dispositivo è particolarmente intuitiva; ci si muove tra i vari menù in modo molto fluido, perché la navigazione è ispirata a criteri logici. Senza il minimo sforzo si trova ciò che si sta cercando e con altrettanta immediatezza si esegue la calibrazione che risponde alle proprie esigenze e ai propri gusti. Ad esempio, dal menù principale, seguendo il percorso “Impostazioni > La mia Fire TV > Standby” è possibile attivare immediatamente tale modalità, che, viceversa si aziona automaticamente dopo circa 30 minuti di inattività; lo stesso risultato lo si ottiene tenendo pigiato per 2 secondi il tasto “Home”. Non è possibile escludere l’attivazione automatica dello stand by dopo i predetti 30 minuti, così come non si può spegnere completamente il dispositivo, a meno che non si disconnetta l’alimentatore.
3️⃣ Le considerazioni finali.🤔🤔🤔
Il limitato periodo di utilizzo mi impedisce di formulare una valutazione attendibile riguardo alla durevolezza dell’articolo. Posso spingermi ad un giudizio prognostico, che, sulla scorta dell’elevato standard qualitativo dell’esemplare testato, non può che essere positivo. Come diceva Lorenzo il Magnifico, però, “del doman non v’è certezza”; sarà, in effetti, la prova di lungo periodo a decretare la permanenza o meno di tutte quelle proprietà che ho celebrato nel corso di questa recensione.
Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che il dispositivo esaminato sia realizzato con materiali di buona qualità e tecnologicamente evoluti. Lo giudico soddisfacente sotto il profilo della sicurezza di funzionamento (la c.d. “reliability”), della funzionalità e della versatilità, che, essenzialmente, sono tutte frutto di soluzioni progettuali indovinate, che hanno l’ulteriore pregio di poter essere utilizzate anche da chi è inesperto. Reputo, inoltre, che appaghi pienamente il gusto estetico, grazie alla sua lampante ricercatezza e raffinatezza, testimoniate, prima di ogni cosa, dall’apprezzabile accuratezza della fattura e delle rifiniture.
Diretta conseguenza delle argomentazioni testé dedotte è la congruità dell’attuale costo di 29,99 euro; importo che si rivela anche piuttosto competitivo, laddove si effettui un’analisi comparativa con gli streaming stick concorrenti di altri brand.