La recensione più positiva
5,0 su 5 stelleCome vivere una vita autentica
17 ottobre 2018
Per chi fosse appassionato di neurolinguistica e di psicologia questo è un testo adatto. Le dinamiche della storia risultano scandite da personaggi fortemente caratterizzati sotto il profilo socio-culturale, fisico - fisiognomico e psicologico. Tale marcata caratterizzazione ha una finalità che il lettore non si aspetta e che al termine della lettura, lo coglierà di sorpresa. Il titolo “Una spina nel cranio” è crudo. Prende allo stomaco. Impatta l’emotività del lettore, è così pure il misterioso barbone, che nei momenti di spannung appare come un sadico criminale, protagonista principale che con i suoi occhi penetranti riesce a “radiografare” i pensieri più intimi delle figure che incontra e a scendere fin nei recessi dell’inconscio di ciascuno. I vari Edoardo, Jennifer, Giovanni, Marcello e altri personaggi, diventano libri aperti per questo uomo misterioso che con un colpo di scena rivelerà la sua vera identità a Sabrina, tormentato personaggio femminile nel quale sicuramente numerose donne si riconosceranno. Risulta interessante un aspetto che l’autore Paolo Gambi evidenzia sovente nelle pagine di questo romanzo: siamo artefici del nostro destino. La felicità non è un miraggio; essa dipende dalle nostre scelte e dalla nostra capacità di guardarci dentro. Dalla capacità di riconoscere i limiti per poterli superare e vivere una vita autentica. Le parole, e il potere che esse hanno nelle nostre vite, sono centrali nella trama. Così come sono centrali i pregiudizi che il barbone utilizza come strumento per provare che essi ci fanno vedere una realtà mistificata. Un romanzo sorprendente e davvero utile per le riflessioni a cui inevitabilmente conduce.