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Il regno capovolto Copertina flessibile – 2 febbraio 2021
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- Lunghezza stampa348 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreMondadori
- Data di pubblicazione2 febbraio 2021
- Dimensioni14.2 x 3.2 x 22 cm
- ISBN-108804735171
- ISBN-13978-8804735175
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Dettagli prodotto
- Editore : Mondadori (2 febbraio 2021)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 348 pagine
- ISBN-10 : 8804735171
- ISBN-13 : 978-8804735175
- Peso articolo : 430 g
- Dimensioni : 14.2 x 3.2 x 22 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 63,974 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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- n. 2,966 in Fantasy (Libri)
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Ma nonostante,suoni il clavicembalo e come il fratello svilluppi un dono musicale, Nannerl deve tenere nascosto il suo dono.
In quell'epoca, infatti, la donna non poteva suonare o comporre ma si doveva dedicare alla casa e alla famiglia.
Il padre Leopold Mozart, li porta nelle varie città per esibirsi davanti alle corti, ai principi, principesse, re e regine. Ma è Wolfgang la punta di diamante del padre, è lui che il padre attribuisce ogni merito e ogni successo.
Nannerl, nonostante il padre non veda il suo dono, ha un unico desiderio: non essere dimenticata.
Incontrerà presto Hyacinthus il principe del Regno Capovolto, all'apparenza sembra una fata dalla pelle candida come la neve con gli occhi azzurri. Nel Regno capovolto gli alberi sono a testa in giù e non esiste il sole, al suo posto si trovano due lune.
Hyacinthus, vuole aiutare Nannerl a coronare il suo sogno di non essere dimenticata, ma anche lei dovrà fare qualcosa per lui🖤.
Non avevo mai letto nulla di quest' autrice,mi è piaciuto tanto il suo stile di scrittura.
Ho amato il rapporto tra Nannerl e Wolfgang, invece non ho tollerato il padre. Per quanto riguarda Hyacinthus, non ho legato con lui.
La piccola Nannerl ha solo otto anni ma dimostra un impegno e dedizione verso il clavicembalo di tutto rispetto. Nannerl capisce che deve essere docile e accondiscendente con il padre, sperando nella sua ammirazione e stima, e intuisce che la sua condizione femminile non le permetterà di poter fare della musica il suo mondo. Le piace osservare le gestualità degli adulti, comprendere i loro discorsi, desidera far parte di un’elite ricercata e adora ascoltare le favole.
La prima volta che la piccola Nannerl vede il Regno Capovolto, avviene la notte seguente a un’esecuzione che il padre le fece sostenere davanti a un importante personalità musicale. Da quella famosa notte, però, lei stessa narra la storia di una foresta sconfinata e piena di pozze d’acqua al piccolo fratellino Amadeus e del principino che vi abita.
La sua più grande paura è quella di essere dimenticata, perché come le diceva la madre “solo i re e le regine non lo sarebbero stati mai”. Per la giovane fanciulla lo stesso concetto doveva valere anche per chi aveva talento, come lei.
Hyacinthus è un principe che vuole il suo trono, si presenta alla bambina come il suo custode che può esaudire il suo più profondo desiderio. Le propone quindi un patto dove lei otterrà l’immortalità (non essere dimenticata) e lui il suo regno.
Le visite del principino appaiono all’improvviso, può essere il richiamo della musica suonata dalla bambina, oppure una favola che narra di un regno lontano, o semplicemente le paure del buio della notte che fatto sussurrare il nome di Hyacinthus come se lui riuscisse a farle andare via.
Nel trascorrere delle settimane, che diventano mesi e anni, Nannerl e Hyacinthus si incontrano di rado ma ogni volta la bambina deve superare delle prove sempre più difficili ottenendo in cambio il mantenimento della promessa fatta anni prima.
La fama dei piccoli Mozart inizia a farsi conoscere in Europa e il padre, avido di successo e celebrità, gestisce i loro concerti presso le migliori case nobiliari, spazientendosi quando accadono inconvenienti di salute e non guadagnano quanto si era aspettato.
Il passare del tempo porta a una naturale maturazione e presa di consapevolezza del suo ruolo nella società da parte di Nannerl, la sua paura prende sempre più forma come il moto di ribellione che avverte sempre più. Il suo malessere lo rivolge anche verso a Hyacinthus che diventa un abile sottile ricattatore verso una Nannerl ormai diventata una giovane ragazza.
Perfette le caratterizzazioni di ogni singolo personaggio che evolvono con il proseguire della lettura mantenendo una concretezza narrativa. Il ruolo femminile nella società di allora viene descritto in una forma che arriva al lettore in maniera elegantemente potente.
La realtà delle città, e ambientazioni dell’epoca, viene contrapposta alle poetiche, magiche e favoleggianti descrizioni del regno di Hyacinthus e ogni luogo contiene perfettamente la scena descritta.
Mi è piaciuto che Il regno capovolto non si presentasse come un luogo bellissimo da proteggere dai cattivi, ma che invece fosse proposto come oscuro, tetro, a cui vengono aggiunti pochi sprizzi di bagliore e con la presenza di personaggi enigmatici e indefinibili.
La scrittura è fluida, la narrazione semplice anche se ho avvertito un trascinare alcuni passaggi un po’ troppo per le lunghe snervando la mia lettura. Inoltre, il senso dello scorrere del tempo reale non è stato scandito in maniera chiara non agevolando una chiara comprensione sulle azioni descritte e che fossero coerenti con l’età dei personaggi di Nannerl e Hyacinthus.
Il viaggio è ricorrente fra le pagine del libro: c’è il viaggio fra il mondo reale e quello fantastico, il viaggio fra le varie capitali europee, il viaggio della crescita e il viaggio per trovare il proprio posto nel mondo.
Tutto ruota attorno alle note musicali: note che diventano armonia, parole, seduzione, inganno o meraviglia e in questo l’autrice è riuscita nell’intento di far abbandonare il lettore alle sue parole che sono, per l’appunto, armonia che compone questa incredibile storia.
Oggi partecipo al review party de “Il Regno Capovolto” di Marie Lu, romanzo fantasy appena uscito in Italia per Mondadori, che ringrazio per l’invio di una copia digitale in anteprima. Avevo già letto altre opere dell’autrice, per esempio la duologia di “Warcross” di cui trovate anche le recensioni in blog, e ho sempre trovato i suoi romanzi interessanti e coinvolgenti, quindi non mi potevo far scappare questo libro che mi ha subito incuriosito dalla trama.
Siamo agli inizi del 1700 e in Austria sta muovendo i primi passi colui che diventerà uno dei più conosciuti e famosi musicisti di sempre, Wolfgang Amadeus Mozart. Ma c’è un’altra figura accanto a lui che non è stata resa immortale dalla fama, dimenticata e non considerata, sua sorella maggiore Maria Anna Mozart. Questo romanzo ha proprio loro come protagonisti, i giovani fratelli Mozart che sin dall’infanzia mostrano una passione e un talento per la musica incredibili.
Maria Anna, chiamata dalla famiglia col nomignolo Nannerl, è la pupilla del padre, che le insegna a suonare il clavicembalo e riconosce subito il suo incredibile talento. Il suo sogno è farla esibire e renderla famosa, almeno finché non inizia a insegnare anche al piccolo Woferl, che si dimostra subito un bambino prodigio nella musica, probabilmente anche superiore a sua sorella.
Nannerl ama il fratello, ma a causa sua si vede messa da parte dal padre e nelle loro esibizioni a spiccare di più è sempre il più giovane che incanta tutti; è a questo punto che, mentre in Nannerl stanno nascendo sentimenti contrastanti di gelosia, una notte sente un’incredibile melodia che scende come un velo blu e la porta in un altro mondo, un mondo in cui gli alberi sono a testa in giù e il cielo è illuminato da due lune argentate. Questo mondo che poi verrà chiamato “Il Regno Capovolto”.
Da questo momento in poi, la lettura si divide tra la famiglia Mozart che viaggia per l’Europa per le esibizioni dei due ragazzi presso le corti e la parte fantasy del regno capovolto che è quasi un sogno onirico, una visione che vede solo Nannerl e talvolta suo fratello. A loro si presenta sottoforma di un fanciullo etereo dai tratti elfici Hyacinth, che dichiara di essere il principe di quel regno il cui trono è stato usurpato ingiustamente. Hyacinth chiederà l’aiuto della ragazza e in cambio sarà il suo custode e come tale potrà esaurire il suo desiderio più grande. Ed è qui che arriviamo al tema centrale di questo romanzo, perché il più grande desiderio di Nannerl è non essere dimenticata.
«Io sono il tuo custode, Nannerl. Dimmi cosa vuoi. Troverò il modo di dartelo. [...] Ma fai attenzione a ciò che desideri» continuò lui. «I desideri finiscono spesso per prendere di sorpresa chi li formula.»
Le donne a quel tempo non potevano avere aspirazioni a parte trovare un marito e avere figli, non importa il talento musicale, Nannerl sa che il suo tempo da musicista è breve quanto la sua adolescenza. Arrivata a una certa età dovrà abbandonare la sua passione, ma lei vorrebbe di più. Vorrebbe lasciare un segno indelebile nel mondo ed essere ricordata anche dopo la sua morte, avere successo mostrando la sua arte a tutti, ma più passa il tempo più vede che questo sarà il futuro di suo fratello e non il suo.
“Aiutami a essere meritevole. Degna di plauso, amata e ricordata. Che io meriti attenzione quando svelo il mio cuore seduta al clavicembalo e la mia musica resti nell’aria dopo che io me ne sia andata. Degna di mio padre. Fa’ che si ricordino di me.”
Non si può non empatizzare con lei e comprendere i suoi sentimenti nel sapere che le possibilità erano diverse se si nasceva femmina o maschio all’epoca, e in alcuni casi ancora oggi, e non si poteva seguire la propria vocazione ma si doveva sottostare a ciò che imponeva la società.
I due fratelli provano un profondo affetto l’uno verso l’altra, anche se hanno un rapporto fatto di alti e bassi nel corso della storia, sicuramente sono legati dalla grande passione per la musica. Woferl è incoraggiato dal padre a comporre la propria musica e anche Nannerl sente il bisogno di mettere nero su bianco le proprie strofe, anche se non potrebbe essendo donna; l’unico che sa di questa sua attività è proprio il fratello che la incoraggia e a volte le chiede consiglio per i propri componimenti.
“Per me sarebbe stato impossibile vivere così. Questa nuova verità mi bruciava in petto, mi svuotava da dentro. Non importava di quali capacità io fossi dotata, non importava come suonassi bene o quanto sapessi affascinare il mio pubblico: non potevo arrivare dove sarebbe giunto Woferl.”
Nannerl e Woferl sono sicuramente i personaggi più caratterizzati, ma secondo me rendono bene anche i personaggi secondari, come i genitori e Hyacinth che sono stati delineati, anche se in modo semplice.
Come ho già detto, apprezzo molto l’autrice e anche in questa storia ho ritrovato tutte le caratteristiche che più mi piacciono del suo stile di scrittura che, pur essendo scorrevole e semplice, crea storie che sanno far appassionare. Qui, in più, ho trovato una prosa più ricercata ed evocativa, soprattutto nelle parti che riguardano il regno capovolto, un mondo che ho apprezzato anche se avrei preferito che lo approfondisse e lo descrivesse di più per renderlo meno fumoso e intrecciarlo meglio con la parte non fantasy della storia.
Questo romanzo ha un po’ le caratteristiche di una favola eterea, forse narrata semplicemente ma che rimane perfettamente godibile e dai grandi insegnamenti. Ciò che mi è piaciuto di più è sicuramente il tema centrale e la morale che racchiude, ho apprezzato molto anche le note finali dell’autrice che ci fanno scoprire, se non lo sapevamo già come nel mio caso, che è davvero esistita una sorella di Mozart che si dice fosse una musicista molto dotata ma che è stata completamente dimenticata e sotterrata dalla fama immortale del fratello, così come erano i timori della Nannerl protagonista di questo libro.
Anche se ho letto vari pareri non molto entusiasti, consiglio di intraprendere questa lettura così da avere un proprio parere; magari questa storia vi ammalierà come è successo a me. Buona lettura.